IN NUMEN… DELL’ARTE. INTERVISTA A GIULIANA IPPOLITO di Loredana Barillaro

Giuliana Ippolito
Giuliana Ippolito

Giuliana Ippolito è una giovane gallerista che lavora a Benevento. Il suo spazio, la Numen Art gallery, è situato nel cuore della città, fra i vicoli del centro storico, a due passi dall’Hortus Conclusus, dove si trovano le sculture di Mimmo Paladino. Un luogo ricco di storia, ma ancora non del tutto intriso di una tradizione legata al contemporaneo. Giuliana ha scelto di lavorare in provincia per dimostrare che, in fondo, centro e  periferia altro non sono che due facce di una stessa medaglia. Così il suo lavoro diviene intenso e appassionato, lontano da logiche di potere, incentrato unicamente sul talento, per vivere appieno l’arte e creare, con gli artisti, l’immaginario.

Loredana Barillaro/ Ciao Giuliana, vorrei che tu mi raccontassi il tuo lavoro di gallerista: quando hai deciso di lavorare con l’arte contemporanea?
Giuliana Ippolito/ Ho deciso di lavorare nel mondo dell’arte circa venti anni fa. Il mio primo approccio l’ho avuto con il teatro, dove ho sperimentato per alcuni anni il corpo. Poi, pian piano, ho alimentato lo spirito con studi di filosofia e architettura, fino ad approdare alle arti contemporanee.

LB/ Quali sono i tuoi gusti? In base a quale criterio scegli gli artisti coi cui lavori?
GI/ Mi piace seguire l’istinto, mi piacciono gli artisti che mi percepiscono e che si affidano, con cui poter progettare l’immaginario.

LB/ Abiti a Benevento, una città molto interessante, ricca di storia, ma lontana dai grossi centri dell’arte contemporanea, quali Roma o Milano. Pensi sia difficile per un artista e per un gallerista essere tali in provincia?
GI/ Aprire uno spazio a Benevento, che è la mia città da appena cinque anni, è stata una sfida. Fare cultura in provincia mi appartiene da tempo, ho sempre scelto di far vivere l’arte in periferia per disabituarmi all’idea del centro che, peraltro, esiste solo da noi nel mondo.

LB/ Dunque è stata una scelta, o solo una conseguenza del tuo vivere quotidiano?
GI/ Mi sono trasferita a Benevento per affinità elettive del tutto casuali, mentre la scelta di aprire una galleria è stata fortemente voluta e progettata per questa città, valutando certamente che non esiste ancora un mercato specifico, né esistono altri spazi dedicati al contemporaneo, se non il museo Arcos, il quale si trova a 50 metri dalla mia galleria e con cui ho rapporti di collaborazione.

LB/ E’ sempre più attuale la riflessione che mira ad una riqualificazione della provincia italiana mediante l’arte contemporanea. Ti senti parte di questo movimento?
GI/ Sì, se di qualità.

LB/ Che tipo di pubblico frequenta la tua galleria? I collezionisti locali sono ricettivi verso ciò che proponi, o ti rivolgi soprattutto all’esterno?
GI/ La galleria è frequentata soprattutto da giovani, e questo mi lusinga molto. Sento di potermi considerare una giovane gallerista in tutti i sensi, ed è proprio al collezionismo giovane che intendo rivolgermi, proponendo giovani artisti e piccoli investimenti. Un unico rischio: vivere la bellezza!!!

LB/ In un momento di forte crisi economica, molti si domandano se il mercato dell’arte contemporanea possa reggere o meno. Tu cosa pensi? Che peso assume il dato economico, in particolare nel Meridione?
GI/ C’è necessità di più arte e meno forza di potere. Oggi nel mondo dell’arte qualcuno decide e nasce un artista, qualcuno decide e nasce un critico…e così di seguito. Credo che questo meccanismo sia espressione solo di potere e non di talento.

LB/ Cosa ti aspetti per il futuro della Numen Art Gallery? Hai un sogno nel cassetto?
GI/ L’etimo latino di Numen è “potere divino”…quindi…lunga e gioiosa vita alla Numen Art Gallery!

2 Risponde a IN NUMEN… DELL’ARTE. INTERVISTA A GIULIANA IPPOLITO di Loredana Barillaro

  1. Giuliana 18 agosto 2009 a 22:50

    Grazie tullia!!!vediamoci presto per quel progetto sulla parola poetica.un abbraccio

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  2. tullia 18 agosto 2009 a 18:37

    ad maiora, Giuliana!!

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