Icona, finestra sull’invisibile. Mostra di Maria Cristina Piccirillo alla libreria Masone, dall’11 settembre 2010

L’Art’Ap, aperitivo artistico dell’11 settembre 2010, ore 12.00, presso la libreria Masone di Benevento, inaugura “Icona, finestra sull’invisibile”, mostra di Maria Cristina Piccirillo che è promossa da “Art’Empori, comunità dell’arte biodiversa”.

 

Maria Cristina Piccirillo, che opera a San Salvatore Telesino, ha fatto della sua formazione teologica una passione per l’arte. Conseguito il diploma di iconografo presso l’Abbazia di Pulsano in Puglia, si dedica esclusivamente alla realizzazione di icone, utilizzando tecniche e materiali rigorosamente tradizionali e naturali che le hanno consentito la riscoperta della tempera antica all’uovo e l’uso dei pigmenti naturali.

Le opere resteranno in mostra fino al 10 ottobre 2010.

Una risposta a Icona, finestra sull’invisibile. Mostra di Maria Cristina Piccirillo alla libreria Masone, dall’11 settembre 2010

  1. giusi pontillo 3 giugno 2011 a 8:42

    Immacolata Concezione

    Ho colto l’aurora sul monte;
    Tocco di campane
    questa forza di pensieri;
    I dipinti di “Leonardo
    hanno il sapore dell’occulto;
    aprono visione tridimensionali;
    ho colto quel fiore
    e la vita mi ha fiorita:
    candida Immacolata Concezione:
    “primo fiore della Vita!

    26 Marzo

    Tu sai adagiarmi nell’oblio:
    Fuoco di primavera;
    con te le nostre essenze
    sono rose
    mai appassite!
    Tu conosci l’infinito
    E sai…
    non è
    l’orizzonte evanescente dell’oceano.
    Tu sai che eterno
    Non è unione di anime;
    Corpi senza atomi,
    odore di primavera,
    ricamo di idilli;
    tu sai riconoscere
    le strade deserte dell’essere:
    Quelle siamo” Noi”:
    “Paradiso in comunione con Dio!”.

    Tra sogno e realtà

    E da tempo anima mia
    come vento tra sogno e realta’
    Ti colori d’arcobaleno.
    In altre vite fiori anima mia!
    Di te Federico
    nella quarta dimensione
    ho seguito i tuoi amori.
    Giocando sulle fiamme
    accese dell’inferno
    ho goduto dei tuoi sussulti
    rapita dal tuo Impero.
    Di Bianca ho respirato
    Il tuo amore.
    Come una rosa pura
    Ho imbiancato questi rovi
    Della tua Apulia.
    Ho lottato nel nome di Surama
    La tua schiava fatale.
    Ora sono qui vento
    Vento senza tempo
    Su questa pietra rosei.
    Ciò che ti chiedo
    O mio Federico :amami
    nel nome dei tuoi tanti amori,

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