Rodariamo. Serata Rodari. 3 dicembre 2010. l’isolachenonc’è c/o Caff’Emporio, Libreria Masone BN

l’isolachenonc’è – Art’Empori – Fantasilandia (Siano) – Rivista Tangram – Campania Ludens - Amici di SanModestoTeca

Rodariamo – Serata rodari

per il 90° anniversario della nascita di Gianni Rodari

Venerdì, 3 dicembre 2010 – ore 20,30
Caff’Emporio c/o Libreria Masone Alisei Benevento
 
Perché rodariamo?
Introduce Angelo Miraglia – l’isolachenonc’è
 
Inaugurazione della mostra delle poesie di Rodari illustrate da Fantasilandia di Siano
Intervento di Gerardo Leo – Associazione Fantasilandia di Siano
La mostra resterà in esposizione presso la libreria Masone, dal 3 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011
 
Giochiamo con Rodari – proposte di giochi
Intervento di Gerardo Leo – Autore del libro “Scrivo per gioco, manuale di scrittura creativa per ragazzi”
 
Presentazione della rivista di cultura ludica Tangram
Intervento di Nicla Iacovino – Direttrice di Tangram
 
Presentazione di Campania Ludens – Rete ludica campana
Intervento di Angelo Miraglia – l’isolachenonc’è
 
Una storia per giocare
Letture dal Pulp.it del Caff’Emporio
 
Scopri il camorrista che è in te – sessione del gioco di ruolo
Introduce e conduce Francesco Ruffo – Ideatore del gioco
 
346.0150911 – www-artempori.wordpress.com
 
Cosa è Campania Ludens
Campania Ludens è la prima rete ludica
nella regione Campania.
La Rete è un libero insieme di “nodi che giocano” dove ogni nodo è un’associazione, un esperto, o altra realtà che collabora con gli altri per diffondere
la cultura del gioco in Campania.
La Rete si dà una struttura piana, e si organizza in gruppi di lavoro, dove ogni nodo, mediante i suoi rappresentanti
partecipa ad uno o più gruppi.
A che serve Campania Ludens
E’ davvero un controsenso pensare di poter promuovere una cosa che non si conosce. Dobbiamo conoscerci meglio e sapere di cosa si occupa ciascuna realtà singolarmente. Tutti vorremo che gli altri sapessero di noi, quindi il primo pubblico di ciascuna realtà deve essere composto dalle altre realtà.
Conoscerci meglio significa anche poterci migliorare, ma anche poterci aiutare ad esempio indirizzando il pubblico, o le collaborazioni e le forze verso le realtà adeguate. Serve a non pestarci i piedi e a sapere a chi rivolgerci sul territorio.

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