Avere a cuore il mondo di Carmela Longo. Resoconto della presentazione.

carmela longo patagoscia2[di Tullia Bartolini] Carmela Longo, psicoterapeuta, è una persona dotata di rara empatia: ha un viso bello, aperto e, come ha raccontato lei stessa, ha deciso sin da ragazzina di fare ‘qualcosa per gli altri’. Non a caso è diventata psicologa e, da tantissimi anni, si occupa di volontariato, di associazionismo, di società. Sabato, 19 ottobre, ha presentato il suo libro ‘Avere a cuore il mondo’, edito da Meridiana, nei locali della Libreria ‘Masone’. E’ oltre un decennio che il suo titolare, Alessio, si batte per motivazioni simili a quelle di Carmela: per un rinnovamento dal basso della società civile, che non ammette deleghe, grazie ai ‘GAS’, ad associazioni quali Benevento EcoSolidale, ad Art’Empori, alle cene-baratto.

‘Questo è un testo che è un bilancio’, ci ha detto Carmela, ‘un condensato di ciò che ho capito finora’. Alla presenza di moltissime persone, Carmela ci ha regalato un incontro corale, ripercorrendo la strada fatta e vissuta come un vero e proprio percorso evolutivo (nel frattempo sono nati anche tre, amatissimi figli). ‘La domanda che mi sono sempre posta è: come possiamo fare tutti per migliorare il mondo?’, ci ha detto.’Soprattutto in tempi come quelli che viviamo, dominati dal conflitto, dal rancore e dall’incapacità di assumerci delle responsabilità’.

Tra i tanti amici venuti a rendere omaggio a Carmela, ci ha molto colpiti Roberto Priore, psicanalista. La sua testimonianza di vita ricalca i valori propugnati dalla Longo nel suo libro. ‘E’ un testo’, ha detto, ‘che ci spinge a farci molte domande. Ma la verità è che noi non abbiamo ancora capito cosa stiamo facendo alla terra’. Il benessere dell’Occidente a discapito del resto del mondo, eppure, ha detto Priore, ‘l’uomo che siamo non era il nostro destino, su questo pianeta’. Anche Alessio Masone ha preso la parola, raccontando l’incontro con Carmela, la loro amicizia negli anni, le tante battaglie portate avanti assieme. Ha parlato di verità e di metodo, cioè di cosa ne facciamo, di questa verità: in questo senso, il mondo intellettuale, ha detto, ‘ha grosse responsabilità’. Gianna Volpe, Antonio Polichetti (autore di ‘Quo vadis Italia), Mario Festa, Enzo Maddaloni, hanno portato le loro testimonianze, tutte a favore del volontariato e dell’impegno civile. Una serata intensa, ricca, vera. Eravamo in tanti: cittadini stanchi di delegare, di essere ‘plebe docile’ che ammette passivamente tutto ciò che le viene propinato.

Segue una galleria di foto realizzate da Camillo Fragnito.

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