Rosa canina. Le ragioni di un laboratorio presso la fattoria La Cinta

rosa_canina[di Alessio Masone] Ho partecipato alla giornata erboristica dedicata alla rosa canina per molte ragioni. Recuperare il rapporto con la natura ci riconcilia con noi stessi e quindi con il mondo. Ora che viviamo in un mondo sempre più prestante e tecnologico, più dei nostri nonni abbiamo bisogno di recuperare l’essenzialità della vita.

La rosa canina fa simpatia nel suo interpretare in pieno la versione selvatica delle rose odierne, sempre più selezionate, in funzione di un criterio di bellezza uguale per tutti, in ogni parte del mondo. Come a fare ricognizione di questa virtù spontanea, la natura ha voluto che questa pianta si possa utilizzare in cosmesi, in cucina e come rimedio di medicina naturale.

Ma anche chi ha organizzato la raccolta e il laboratorio sulla rosa canina è una donna alternativa. Daniela Severgnini ha lasciato il Nord d’Italia per vivere nel Sannio, nel Sud più profondo, quello a sud anche delle metropoli. Vuole lavorare con le erbe, vivendo grazie alla natura. E’ un’ingenua? E invece, no. Visti gli epocali cambiamenti in corso, è una precorritrice.

Concorrevano all’armonia della giornata anche le attitudini delle persone partecipanti. Chi, occupandosi di bioarchitettura, ha lasciato Napoli per il Taburno, chi ha scelto di vivere di campagna, chi si occupa di pensiero della differenza di genere, chi di mestiere ha un emporio di prodotti naturali, chi ha lasciato la Svizzera per praticare lo shiatsu nelle colline del Sannio…

E il luogo che ci ha ospitati? Un luogo raro, dove si respira tutta la visione di un veterinario che vorrebbe essere al posto dei suoi clienti agricoltori. Quando propone agli allevatori di applicarsi agli animali in modo responsabile ed etologico, sta parlando di sé, di come vorrebbe condurre la sua fattoria ideale. Tullio Zullo, fondando la fattoria zooantropologica La Cinta, ha ricreato, a Benevento, un microcosmo che include, in piccolo, ogni aspetto di una masseria di una volta. A dispetto di quei contadini che, nell’ansia di ergersi a imprenditori agricoli, investendo nelle monoculture, sono diventati complici, ed anche vittime, dell’agroindustria e della grande distribuzione.

Il cibo con cui Tullio ci ha accolti è capace di relazione. Il cibo, vegetariano, con cui abbiamo pranzato, è coltivato ne La Cinta o acquistato da alcuni produttori che, fidati clienti di Tullio, sono per questo fornitori del GAS Arcobaleno. Questo cibo comunica pace perché comprende le ragioni degli altri: la salute delle persone che nutre e della Terra che ci ospita, il rispetto degli animali con cui condividiamo il pianeta, l’energia sacra dei contadini che producono il cibo responsabilmente.

E, in questo progetto, Tullio ha coinvolto tutti i suoi familiari. La moglie Gloria, quando non è impegnata nel suo lavoro di medico, la figlia Silvia, quando è a Benevento, il padre Serafino e, da quando lui non c’è più, il figlio Serafino, quando non è alle prese con la scuola.

Certo, per portare avanti una visione è necessario essere sostenuti da tutti quelli che si trovano nel cammino.
Noi lo sosteniamo.
Bentornato, Tullio.

Alessio

http://www.lacintaonlus.it/

Vedi anche:
Alla scoperta della rosa canina. Raccolta e laboratorio, 1° febbraio 2014, fattoria La Cinta.

5 Risponde a Rosa canina. Le ragioni di un laboratorio presso la fattoria La Cinta

  1. cono morena 9 marzo 2014 a 23:25

    mi affascina la vostra attività vorrei conoscervi. come posso fare? grazie

    Rispondi
  2. Alessio Masone 7 febbraio 2014 a 17:28

    Grazie, cara Sorrentina.
    Io non faccio altro che razionalizzare l’energia dei nostri compagni di territorio.

    Rispondi
  3. sorrentina 6 febbraio 2014 a 18:23

    Alessio sei proprio una bella persona, quindi i complimenti vanno anche e sopratutto a te, perchè se non fosse per te tutto ciò non diventerebbe visibile…………..penso che Benevento e i beneventani ti debbano riconoscere un grande merito, sia oggi che in futuro, perchè anche tu sei un precorritore dei tempi che sono. Lunga e meravigliosa vita a te, per il tuo contributo notevole a tutte queste iniziative.

    Rispondi
  4. Lorenzo Canzanella 6 febbraio 2014 a 17:19

    Ma siete bellissimi!

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  5. tullia 6 febbraio 2014 a 16:02

    che posto incantevole..

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