Il giorno della memoria, anzi del presente

fame nel mondo[di Michelangelo Viscione] Il giorno della memoria è memoria d’orrori e di follia, quella nazista, memoria di luoghi, Auschwitz e i campi di sterminio, memoria di un eccidio, quello ebraico (ma non solo), la Shoah.

Eppure sarebbe un errore limitare il discorso all’evento storico, per quanto tragico, intendendolo fissato in un tempo ed in uno spazio, come il termine “memoria” farebbe intendere,  come se non si fosse mai  più ripetuto e per non dimenticarlo ne rafforzassimo ogni anno il ricordo.

 Auschwitz non e’ solo nazismo e Shoah. E’ soprattutto un atteggiamento mentale, e come tale è un costante  pericolo.

Quante altre Auschwitz, infatti, ci sono state nel tempo, con stragi in ogni parte del mondo: Africa, nella sua interezza, America Latina e Centrale, Russia, Cecenia, Turchia, Bosnia ed ex-Jugoslavia, Iraq, Gaza, Cambogia, India, Pakistan, Somalia, ecc.

Lo spirito demoniaco del nazismo aleggia ancora tra noi e non ci ha mai abbandonato, celandosi e mascherandosi sotto altri nomi e contesti, ma restando fondamentalmente fedele a se stesso.

Auschwitz infatti è l’odio in tutte le sue forme, l’odio per il diverso per razza, religione e credo politico, l’odio gratuito finalizzato alla conquista del potere, il gusto di uccidere e far del male.

Auschwitz sono le stragi che si susseguono in Nigeria ed in Siria (Boko Haram, Califfato, Assad).

Auschwitz è ogni crimine contro l’umanità. E’ non riconoscere sacra la vita umana, nemmeno la propria.

Auschwitz è vedere soffrire senza versare una lacrima. Auschwitz è la pena di morte ed ogni crimine efferato.

Auschwitz è inquinare e distruggere l’ambiente, avvelenare acqua ed aria. Auschwitz è l’indifferenza per le sofferenze umane, la fame e l’indigenza. Auschwitz è negare la dignità dell’uomo e la dignità del lavoro. E’ offendere la democrazia.

Auschwitz è soggiogare i propri simili, sfruttandoli e schiavizzandoli secondo la legge del più forte o in nome del dio denaro. Auschwitz sono le miniere di coltan, i regimi sanguinari, lo spaccio di droga, la mafia e la camorra. Auschwitz e’ dare fuoco ad un povero extracomunitario che dorme su una panchina, stuprare e fare violenza sulle donne, mettere una bomba in una banca, sui treni, in una Stazione o sui bambini facendoli esplodere. Auschwitz è crudeltà d’animo.

Auschwitz è tutto questo e come tale è più che mai attuale, e va affrontato non con “celebrazioni”, relegandolo al passato, ma cercando di prevenirlo, riconoscerlo, soffocarlo sul nascere e chiamandolo con il suo vero nome mentre si mostra in ogni suo proteiforme travestimento.

Non basta la memoria, occorre vigilanza attiva e tolleranza zero per tutti i nuovi e nostalgici nazifascismi in ogni loro forma ed in ogni dove.

2 Risponde a Il giorno della memoria, anzi del presente

  1. Michelangelo Viscione 29 gennaio 2015 a 19:16

    PS: Aushwitz e’ obbedienza cieca , idolatria per un pazzo, idolatria e basta.
    Aushwitz e’ credersi esseri superiori, ma anche sentirsi inferiori e sottomettersi senza ribellarsi.
    Aushwitz e’ un drone che uccide donne e bambini come effetto collaterale di una guerra “chirurgica”.
    ……si prega mantenere aggiornato l’elenco.

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  2. Daniele TUFO 28 gennaio 2015 a 12:28

    Auschwitz è senz’altro crudeltà d’animo come dice il nostro caro michelangelo, ma mi permetto di aggiungere VIOLENZA e SOPRAFFAZIONI nei confronti di un nostro fratello figlio della stessa mamma… e mi fermo

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