“Chiana Festival” l’arte della chiacchiera proattiva.

chiana1[di Carmela D'Antonio] C’è ancora una stradina di paese dove le persone cercano di sopravvivere al virtuale della rete, alla dipendenza dai like, alle visualizzazioni senza confidenza, al bisogno di essere popolari senza il rischio delle relazioni.

Nel centro storico di San Lorezello, sulla strada detta Chiana, gli abitanti del vicolo si sono organizzati per rendere più piacevole l’usanza delle serate estive di mettersi davanti casa a prendere fresco scambiando una chiacchiera con il vicino.
E’ bastata l’idea di dipingere le vecchie sedie esposte al sole o chiuse in cantina per rendere variopinto il quartiere.

La piacevolezza dell’arte decorativa ha permesso di dipingere le sedie con l’aggiunta di un “commento” o un twit diretto all’ampiezza del mondo o alla strettezza del vicinato.

Ciascuno si è prodigato secondo il proprio saper fare, alcuni hanno dipinto, altri ricamato, qualcuno si è dedicato a pizzi e merletti, altri hanno riciclato ruote per inventare estrose sedute.
Dopo cena, spenti tablet e televisione, le persone rianimano il vicolo con le loro voci, mentre i bambini giocano come una volta sotto lo sguardo attento di nonni, zii e vicini.

chiana2Qualche fotografo ha definito come street art l’evoluzione artistica di questa esperienza.

Un piccolo cambiamento dal basso, un gesto di proattività che ciascuno ha voluto compiere senza delega.
La proattività è la possibilità di diventare protagonisti e attori di cambiamento, è la capacità di far accadere delle cose piuttosto che adattarsi e attendere.
Dunque gli abitanti della“Chiana” sono divenuti pro-attivisti capaci di esprimere creativamente la propria idea di territorio partendo dai bisogni personali e di quartiere.

 

chiana3Così facendo hanno rivalutato la strada quale bene relazionale, fatto di amicizie concrete e non virtuali, di scambi sociali e non bacheche, di trambusto e confusione, di chiacchere a volte pungenti, di sguardi, sorrisi e condivisioni.

Un “festival” di buone pratiche necessarie a combattere l’individualismo e la pochezza rassicurante delle relazioni virtuali.

chiana clown

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