IL VALORE PSICO-EDUCATIVO DELLA BEFANA

IL VALORE PSICO-EDUCATIVO DELLA BEFANA di Mariapaola Bianchini
 
Le feste sono per le famiglie un’opportunità di condivisione affettiva intensa e consapevole, in cui gli abbracci e le coccole dei genitori, le attenzioni e le attività insieme soddisfano in modo più evidente il continuo bisogno di nutrimento affettivo che i bimbi hanno. Certamente lo ricevono ogni giorno, ma con inevitabili distrazioni dovute agli impegni quotidiani. Tra le feste natalizie c’è anche l’Epifania, che è appunto  questo: condivisione affettiva. Ed è anche altro.   

Stabilità. La befana che nel corso della notte  scende dai caminetti per portare doni ai bimbi è una tradizione; quindi fonte di stabilità e di continuità di cui i nostri bimbi  in crescita hanno bisogno per rassicurarsi dall’ansia legata ai  cambiamenti veloci e continui tipici del loro sviluppo. 

È anche educazione  dal momento che associa doni e punizioni a comportamenti. Noi adulti abbiamo l’intelligenza e la sensibilità per comprendere come utilizzare al meglio questa valenza educativa. A tal fine è fondamentale  ricordare che non esistono bimbi buoni o bimbi cattivi,  esistono comportamenti adeguati o non adeguati: mai giudicare ciò che il bambino è ma ciò che il bambino fa. Da qui la funzione educativa dell’adulto di rinforzare i comportamenti adeguati,  associandoli in questo caso ai dolci e ai doni lasciati “per magia” dalla befana e di estinguere i comportamenti non adeguati, associandoli in questo caso al carbone lasciato dalla vecchietta.

 Ecco allora che una tradizione secolare oggi 6 gennaio 2012 puo’ permetterci tanto nei confronti dei nostri bimbi: un abbraccio in più, per ricordare che ci siamo sempre, con continuo affetto e cura, pronti ad affrontare un nuovo anno  e le emozioni che porterà, piacevoli e non. Doni per riportarli al centro dell’attenzione, sono  loro il fulcro della famiglia. Premi, per ricordare di quella volta che hanno fatto una cosa davvero importante e l’hanno fatta bene, tipo una gentilezza in più, un impegno continuo in un compito, in una recita, in una performance sportiva, una generosità verso qualcuno  più debole. E un pizzichino di rimprovero perché anche quello educa: un po’ di carbone per ricordare di quella volta o delle volte che hanno fatto un gran capriccio. Ma giusto un poco, meglio non alimentare senso di colpa  e bassa autostima . E se c’è qualche bimbo che spesso viene definito, in famiglia come a scuola, “bimbo cattivo “ , allora facciamoci delle domande e non affidiamo alle punizioni il compito di migliorarlo e di educarlo. Le punizioni peggiorano  la situazione e fanno un gran macello, benché il senso comune la pensi in tutt’altro modo . Qual bambino non è cattivo e il suo comportamento ci dice che qualcosa che non va : uno stile educativo debole o poco corretto, una difficoltà a scuola, un scarsa capacità di controllo e di autoregolazione, un modo di pensare irrazionale, un’aspettativa alta, delle emozioni confuse. Di certo il “carbone” non migliora tutto questo; diamone solo un po’ mentre pensiamo a come aiutarlo . 

dr.ssa Bianchini – psicologa età evolutiva

Disegno per la Befana: clicca su:
Doni consapevoli befana, bimbo
 
 Per chi ha tempo, è possibile stampare una copia per bimbi ed una per bimbe. Il disegno è realizzato in base alle riflessioni sul senso psico-educativo della befana che condivido con voi di seguito . Ed anche secondo il modello ABC dell’educazione emotiva, che per chi non lo conoscesse è così riassumibile: A sono le situazioni che continuamente i nostri bimbi esperiscono. B sono le interpretazioni che loro fanno di queste esperienze, secondo i loro schemi mentali e le modalità di pensiero, funzionali o non funzionali. C sono le emozioni e i comportamenti associati ad A  e B. 
 
Mariapaola Bianchini con Serenamente Onlus 
 

SerenaMente Onlus è un’associazione di promozione sociale che previene, valorizza e sostiene il benessere di bambini e adolescenti, in collaborazione con Scuola e Famiglia.

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