Per un cibo esperienziale. Le ragioni per donare una piantina di fave

pianta-fava-artempori

[di Alessio Masone] A ogni partecipante del GAS Arcobaleno e della cenabaratto dell’11 aprile 2014 sarà consegnata una piantina di fave. Il GAS Arcobaleno ha riusato i bicchieri di carta, che sono stati adoperati durante le cenebaratto, facendovi nascere le piantine.
.
Vengono donate affinché, travasate in un vaso, siano coltivate sul balcone di casa: per avere un rapporto consapevole con il cibo e con chi lo produce in modo sostenibile per noi, è fondamentale sperimentarsi con la coltivazione, anche a casa.
.
Le piante di fave crescono facilmente e con poca cura: basterà innaffiarle, quando la terra superficiale del vaso è asciutta, e liberarle dai parassiti (in questo caso, lumache e afidi) e da eventuali erbe infestanti.
.
Allontanando a mano le lumache e gli afidi, evitando l’uso di antiparassitari chimici, si consente una coltivazione biologica, a tutela della salute umana e delle risorse idriche, sempre più contaminate a causa di pesticidi e concimi chimici. Ma queste piccole azioni di cura consentono anche dei momenti di contatto con la natura che sono terapeutici soprattutto per noi.
.
Infatti, ormai, abitualmente ci approcciamo al cibo senza alcuna emozione esperienziale: senza averlo prodotto e senza neanche conoscere personalmente chi lo ha fatto per noi. Questo vuoto esperienziale, di solito, viene compensato consumando cibi  in quantità maggiore di quanto necessitiamo e, spesso, anche rimpinzandoci di  cibo spazzatura proposto negli scaffali della grande distribuzione e pubblicizzato in TV. In entrambi i casi a danno della salute personale e del territorio, ma anche a scapito del reddito familiare e dell’economia locale.
La cenabaratto dell’11 aprile, che ospiterà Franca Molinaro, sulle erbe spontanee, e la cooperativa agricola La Vigna, sui vini equosolidali dell’Oltrepò pavese, avrà inizio alle ore 21.30 ed è organizzata dal GAS Arcobaleno presso la libreria Masone di Benevento.
.
Per partecipare non bisogna prenotarsi o essere soci: basta portare un cibo cucinato da condividere e le stoviglie (non monouso) da usare durante la cena.

Vedi:
Erbe spontanee di Franca Molinaro e vino solidale. Cenabaratto dell’11 aprile

Una risposta a Per un cibo esperienziale. Le ragioni per donare una piantina di fave

  1. franca 10 aprile 2014 a 20:24

    bellissima questa cosa delle fave, mi ricorda un po’ gli esperimenti di quando si andava alle elementari, però…incredibile pensare che veramente le persone hanno perduto il rapporto col cibo o meglio con l’origine del cibo, bravo Alessio, come sempre…

    Rispondi

Rispondi a franca Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>