La Corsa dell’Angelo e l’anima contadina di Forio d’Ischia

[di Ciro Iaconis] Quest’anno ho trascorso la Pasqua a Forio d’Ischia. I riti pasquali sono molto sentiti dalla popolazione: si inizia con il Venerdì santo con delle scene della vita di Gesù fino alla crocifissione e si finisce con la Corsa dell’Angelo, la domenica di Pasqua.

La Corsa dell’angelo è un rito che ha 400 anni. Organizzata dall’antica arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri, vede l’angelo correre tre volte verso la Madonna per convincerla che il figlio è risorto. Quando la Madonna si convince, insieme a Giovanni va incontro al Cristo risorto.

Ischia è detta “Isola verde” per la folta e meravigliosa vegetazione presente. Spesso si pensa ad Ischia come vacanza di mare e termale, ma non è corretto perché l’isola offre grandi passeggiate naturalistiche tra boschi pinete e colline che delineano i vecchi crateri che hanno formato l’isola con le loro eruzioni.

Il comune che prediligo è Forio. Si avverte un’anima contadina ancora molto forte. Sul suo territorio si coltivano i migliori vitigni dell’isola: Biancolella, Forastera e Pere e’ palummo della Casa D’Ambra e delle Cantine Pietratorcia della famiglia Iacono. Quest’ultima si è preoccupata di riaprire l’Antica libreria Mattera che, dagli anni cinquanta ai settanta, fu crocevia dei fermenti culturali di Forio. Per i golosi è fondamentale una visita alla pasticceria Calise. Consiglio l’hotel Villa Verde, una piccola struttura al centro di Forio, che, con solo dodici camere a conduzione familiare, fa sembrare di stare a casa propria.

Dal mare si va verso il Monte Epomeo dove ci sono molti ristoranti che offrono il tipico piatto locale: Bucatini col sugo di coniglio di fossa (ristorante il Bracconiere). Dal monte si vedono panorami indimenticabili ed un tramonto unico essendo il comune a Nord-Ovest.

Forio è da considerarsi il centro culturale dell’isola, perché è stata meta prediletta di letterati ed artisti. Basta ricordare la Colombaia, storica residenza di Luchino Visconti, e la villa di William Walton, celebre compositore inglese. Lady Susana Walton, dal 1958, volle incorniciare la dimora con il giardino “La Mortella” che è considerato tra i più belli al mondo.

Per le strade si vedono molte torri, fortificazioni di avvistamento e di difesa: la più grande e nota è il Torrione, simbolo del comune. Alcune contrade hanno nomi come Panza, Bocca e Ciglio che rappresentano parti del corpo del gigante Tifeo, prigioniero sotto l’isola.

Foto di Ciro Iaconis (napoletano che, lavorando per la Mondadori, frequenta la comunità del GAS Arcobaleno che si appoggia alla libreria Masone di Benevento).
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E’ sconsigliato cliccare sulle foto in miniatura che qui seguono.

Una risposta a La Corsa dell’Angelo e l’anima contadina di Forio d’Ischia

  1. franca 1 maggio 2014 a 15:32

    L’entroterra dell’isola deve essere interessantissimo al pari del rito che hai descritto, gran bella vacanza intelligente, complimenti
    franca

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