Una rivoluzione gentile

mecala bo

Stamattina riflettevo sulla gentilezza, la sua potenza e la forza quasi magica che essa possiede. E cercando un po’ su internet mi sono imbattuta in un mantra della gentilezza.

Non tutti sappiamo cosa sia un mantra per questo provo a spiegarvelo ora nella semplicità della mia conoscenza. Mantra significa strumento della mente, ossia dei suoni tradotti in parola che producono un’energia fisica, cioè delle vibrazioni. Se alla vibrazione delle parole si aggiunge un intento mentale questo influenzerà la recitazione del mantra stesso.
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La fisica, soprattutto quella quantistica, ci insegna che tutto l’universo è fatto di energia e tutto vibra ad una sua frequenza specifica. A dimostrazione di ciò potreste prendere ad esempio un diapason e mettete accanto ad esso un altro della stessa frequenza, al tocco dell’uno automaticamente vibrerà anche l’altro.
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I mantra, sotto questo punto di vista, ci aiutano a modificare le nostre vibrazioni in modo da entrare in risonanza con ciò che vogliamo sperimentare.
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Possono essere recitati, cantati o ripetuti in silenzio nella mente. Portano ad uno stato di pace e rilassamento in quando sostituiscono il ritmo incessante dell’affastellarsi dei nostri pensieri, e dunque, puliscono, semplificano, ordinano la mente. In un mondo in cui siamo costantemente bombardati dalle dissonanze, intonare un mantra può essere un altro modo di ricalibrare la nostra essenza vibrazionale di base, per riconnetterci alla lentezza e ad un tempo che sia il più possibile a misura di uomo.
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Attraverso la meditazione dei mantra entriamo inuno stato ritmico di pace, ripulito dalla spazzatura mentale disorganizzata che siamo costretti a collezionare durante il giorno.

sxanzRitornando alla gentilezza, alla sua speciale magia e al mantra che ho incontrato stamattina, mi piace pensare che la stessa gentilezza possa diventare una nuova rivoluzione, la possibilità di mettere in circolo nel mondo una vibrazione che predisponga tutti a sentirsi accolti e speciali, far nascere sorrisi e bontà.
Ai miei alunni a scuola insegno che le parole gentili aprono il cuore e la più potente di queste è GRAZIE.
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Oggi, purtroppo, il mondo ci insegna a guardare a ciò che non abbiamo e ad agognare ad esso con bramosia, ci invita davvero molto poco a ringraziare per quanto ci è concesso, anzi quasi mai ci fermiamo a riflettere sui tanti motivi per cui potremmo ringraziare dandoli per scontati sempre e comunque.
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Invece stamattina leggevo che dicendo grazie e ascoltandosi mentre lo si fa, ringraziando in modo consapevole, libereremo in noi parecchie forze creative. Queste forze si manifesteranno sotto forma di nuove idee, spunti, percezioni. Pertanto mi invito e vi invito ad uno spazio di gratitudine quotidiano utilizzando la parola GRAZIE come un mantra da ripetere con il sorriso per alcuni minuti prima di cominciare la giornata.

2 Risponde a Una rivoluzione gentile

  1. Alessio Masone 30 giugno 2015 a 19:09

    “Grazie”, Carmela, per questo contributo.

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  2. nina iadanza 30 giugno 2015 a 16:52

    Grazie

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