Senzatomica a Napoli

"trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”

[di Lorenzo Canzanella]locandina-senzatomica

Qualche anno fa sono stato a Cava de’ Tirreni a sostenere la mostra Senzatomica,

partecipando nel ruolo di “cicerone”. Era marzo 2014 per la precisione, e si trattava della versione “compact”. Quest’anno lo stesso evento ma in versione integrale, si sta tenendo a Napoli, nello splendido scenario di Castel Sant’Elmo. Presente dal 17 marzo al 17 aprile (ora poi fino a domenica 24 mattina), la mostra mantiene le sue caratteristiche e lo spirito con cui nasce: informa, incoraggia, è GRATIS.

Promossa dalla Soka Gakkai Internazionale (organizzazione laica buddista) l’evento sta facendo da diversi anni letteralmente il giro del mondo. A metterlo in piedi e portarlo avanti sono gli stessi membri, persone comuni che nella modalità del volontariato si sono attivate dal trovare la location, al contattare le scuole, dall’allestimento grafico, al montaggio e funzionamento di tutta la struttura, dall’accoglienza alla guida del percorso di visita. E’ grazie insomma a questa enorme rete di persone che Napoli ora sta ospitando la media di quasi 1000 persone al giorno scolaresche, famiglie, adulti in almeno 5 lingue diverse.

Fine della mostra è quello d’informare i visitatori perché ci si possa, tutti insieme, orientare verso un mondo in cui le bombe atomiche siano img_20160409_164842-01“illegali” oltre che “immorali”, proprio come è stato fatto con le armi biologiche e chimiche in precedenza. Ma come? Il sottotitolo dell’evento recita “trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”; la chiave per il successo infatti siamo noi. Il visitatore viene guidato a scoprire quanti passi in avanti siano stati già fatti dal dopoguerra ad oggi, quanti traguardi ancora si possono raggiungere insieme e sopratutto che ognuno è protagonista nei propri “tanti piccoli conflitti quotidiani”.

pasquasenzaatomicaLa versione integrale lì presente offre 2 percorsi ben distinti: per adulti, per bambini. La seconda, spesso “sbirciata” anche dagli adulti, dopo i pannelli ha una grande sala dove i bambini giocano, assistono a spettacoli teatrali a tema, imparano gli origami e dove trovano una miriade di pennarelli colorati per lasciare il proprio pensiero che trova posto assieme alle altre centinaia di chi è passato prima di loro.

origami1

 

Source: Lorenzo Canzanella

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>