Laura Lombardi e l’Arte del vagabonding

Metti un mattino in libreria a Benevento (da Alessio Masone, ndr), uno scambio di letture a tema, ed ecco che conosco Laura Lombardi, sorriso largo, occhi che brillano e un libro, che lei mi consiglia su tutti: ‘Vagabonding’, di Rolf Potts. Laura non ha dubbi: la felicità non è mai “stanziale”, quanto, piuttosto, sta nel conoscere il mondo, nell’esplorare e nel meravigliarsi.
Non riesco a darle torto e un pò invidio il suo lavoro (Laura è consulente di viaggi on line per Evolution Travel), che la porta in giro per il globo, alla scoperta di luoghi e di mete da consigliare a turisti e viaggiatori.
Laura, raccontami, come nasce, in te, la passione per il Viaggio?
 Una bella immagine di Laura

“Il primo viaggio senza genitori è stata la classica settimana con le amiche in un resort pugliese (parliamo del 1991, avevo 20 anni e allora anche prendere un treno da sole – eravamo in sette, tutte donne – era quasi un miracolo!). Ho capito subito che quelle vacanze non facevano per me: sono andata in giro tutta la settimana alla scoperta della Puglia, terra straordinaria e bellissima e … vacanze così “stanziali” non ne ho più fatte!”.

Quando hai iniziato a considerare il viaggiare (anche) come un lavoro?

“Tutto è nato davvero per caso…da studentessa modello ho avuto la classica crisi esistenziale con partenza improvvisa per una stagione estiva in un villaggio turistico come istruttrice di fitness. Non mi sono più fermata: ho scoperto un mondo, anzi il mondo che si muove e quanto può essere facile far le cose anche da sole…il paese in cui nasci e cresci a volte è determinante nella tua vita, almeno finché non riesci a far emergere la tua vera indole. Il Paese ti coccola e ti nutre, facendoti sentire sempre al sicuro. E può andare bene per tutta la vita, se non hai mai uno slancio verso l’esterno. A 30 anni, dopo tre anni di lavoro in villaggio, con una laurea in bilico, ho deciso che il mio futuro lavorativo sarebbe stato nel turismo e ho cominciato piano piano a trovare la mia strada”.

 

(Alba al Bromo, Java, Indonesia – foto di Laura Lombardi)

 

Rolf Potts e ‘Vagabonding’…ho poi letto questo libro, che mi ha affascinata dalla prima all’ultima pagina. Credi sia possibile vivere come ha fatto (e fa) il suo autore?

“Credo sia possibile se si è realmente disposti a lasciare a casa tutta la “forma mentis” che accompagna la nostra quotidianità, se si è disposti a fare davvero un viaggio innanzitutto dentro se stessi, così da poter interfacciare il mondo senza filtri e senza pregiudizi…”.

 

(Jaama El Fnaa – Marrakech, Marocco – foto di Laura Lombardi)
(Dune di Merzouga, Sahara, Marocco – foto di Laura Lombardi)

 

In questo ‘non saper stare’, quanto c’è di genetico? Secondo la psicanalisi, si viaggia per sfuggire innanzitutto al crepitìo dei valori familiari, così rassicuranti ma anche tanto castranti. Quanto c’è di vero, in questo, secondo te?

“C’è forse qualcosa di vero, ma solo in una prima fase… Poi, o torni sui tuoi passi definitivamente o non torni affatto, non c’è via di mezzo… Oggi vedo, nel mio essere zingara, nel rinunciare a radici ovunque, una specie di legge del contrappasso: ho avuto una famiglia splendida e amici nell’adolescenza con cui ho condiviso tante cose, tutti con la convinzione che io fossi paurosa, con poche spinte verso il nuovo e il diverso e sempre bisognosa di aiuto e di una guida per procedere. Poi ti accorgi che tu sei semplicemente lo specchio in cui loro si riflettono: tagliare quei cordoni ombelicali è stata dura, gli affetti rimangono sempre ma, ad un certo punto, io avevo bisogno di altro e non ho trovato più nessuno intorno a me con cui condividere la necessità di nuova aria, di fame di mondo. Pago la colpa di aver mostrato solo un lato di me per troppo tempo, ma l’ho fatto inconsapevolmente e sapevo che quel lato piaceva a chi cercava una conferma delle proprie scelte…vagherò senza sosta nel Mondo!”.

(Varanasi, India – foto di Laura Lombardi)
(Calcutta, India – foto di Laura Lombardi)

 

(Sri Lanka, Costa Sud – foto di Laura Lombardi)

 

Ultima meta visitata?

“L’Indonesia”.

E il luogo che più ti è rimasto nel cuore, quello ‘dell’anima’?

“L’India, sicuramente”.

Il viaggio ancora da fare, che rappresenta il tuo sogno?

“L’America Latina. Il mio sogno è partire dai paesi dell’america centrale come il Guatemala, El Salvador, il Nicaragua e arrivare alla terra del fuoco, passando per la Colombia, il Perù, il Cile e l’Argentina….un sogno, appunto”.

Chi volesse partire e farsi consigliare da Laura mete ideali, esotiche o meno, questi sono i suoi riferimenti:

Mobile: +39 3397912676 
Email: laura.lombardi@evolutiontravel.it 
Website: www.lauraviaggi.net 
Skype: laura.lombardi2013 
http://www.iviaggidilaura.info/ 
https://www.facebook.com/lauraviagginet?ref=hl
https://twitter.com/Lauraviagginet 
https://plus.google.com/u/1/+LauraLombardi71

 

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