I dieci film di Gennaro Del Piano (Art’Empori-bmagazine – ottobre 2008)

“ Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.“
(Akira Kurosawa)

Come si può non amare un’arte che ci coinvolge così profondamente?

Lo scoprii da solo quando a 4 anni scappai di casa per andare a vedere Biancaneve in un cinemino angusto (di quelli che non esistono più) e la cassiera mi fece entrare dopo che le spergiurai che in sala vi fosse una mia zia. I sonori scappellotti che ne seguirono tennero così a battesimo una delle mie passioni primarie… che da allora non mi ha più lasciato.

Da ragazzino, a Napoli, andavo poi spesso al cinema accompagnato da un mio zio – incallito viveur -  che talvolta mi lasciava lì da solo per consentirsi un’oretta di privacy : era certo (ed aveva ragione) che nulla al mondo mi avrebbe staccato dal grande schermo…

Altri tempi…quando non c’erano né multiplex, né relativi film confezionati ad hoc !

E come non ricordare il cineforum parrocchiale, che mi atterriva con “I Dieci Comandamenti” e mi rallegrava con Stanlio e Ollio ? E le curiosità adolescenziali, cui il cinema forniva una qualche risposta ? E la complice penombra dei primi appuntamenti ? E l’approfondimento, l’analisi, le discussioni ? E le tante Rassegne, quelle fruite e quelle organizzate ? E la visita agli Universal Studios, da cui mi sradicarono a viva forza all’ora di chiusura?

Oops! Ho quasi finito il mio spazio e mi accorgo di avervi ammannito solo aneddotica e vicende personali… d’altronde questa non è certo la sede per elucubrazioni teoretiche – che peraltro i miei pochi lettori non reclamerebbero – e che eludo volentieri.

Va da sé che mi risulta improbo elaborare una top ten… Segnalerò quindi 10 tra i miei registi preferiti (ovvie le dolorose esclusioni) accostando a ciascuno un singolo titolo – in ossequio al mio mandato – ma senz’altro suggerendo di approfondirne l’opera omnia :

Fritz Lang               
M – Il mostro di Düsseldorf , 1931

Orson Welles            
L’infernale Quinlan, 1958

Luis Buñuel              
Viridiana,  1961

Stanley Kubrick    
Il dottor Stranamore, 1964

Mario Monicelli    
L’Armata Brancaleone,  1966

Sergio Leone         
C’era una volta in America, 1984

Akira Kurosawa    
Ran, 1985

Martin Scorsese    
The Goodfellas (Quei bravi ragazzi), 1990

Takeshi Kitano       
Dolls, 2002

David Cronenberg  
A History of  Violence,  2005 

Gennaro Del Piano

Gennaro Del Piano

Gennaro Del Piano ha tenuto seminari presso il Laboratorio Teatrale Maloeis, ha fondato i gruppi ” l’Altra Musica” ed “Ensemble Heliopolis”. Ha vinto a Roma il I° Festival della Musica Etnica, si è esibito qua e là in Italia e nel mondo (Valencia, Castellòn de la Plana, Chicago, Rennes, Kiel, Colonia, Lubecca, Julich, Velburg, Cracovia, Denver, Zakopane, San Francisco, Los Angeles…). Ha organizzato il Festival Jazz Eventum, la Rassegna di film “…Vado al Massimo!”, ha tenuto corsi ai Docenti sanniti sull’analisi del linguaggio cinematografico. Ha  prodotto video (uno pubblicato da New Age Television) e partecipato a 18 edizioni del Festival Città Spettacolo in veste di attore, musicista, autore, video-maker ed organizzatore. E’  curatore artistico delle Rassegne Colori Sonori e  Natale Arcobaleno .

Arte a parte, coltiva tre grandi passioni: i viaggi (preferisce le città alle mete naturalistiche), la collezione di strumenti musicali etnici di tutto il mondo (sempre in espansione e per cui darebbe l’anima) ed infine lo smisurato interesse per il Napoli Calcio, che ha seguito e segue da perfetto ultrà. Adora i libri, gli animali, gli amici goliardi… e da qualche anno ospita periodicamente il piccolo Vitaliy, un ragazzino bielorusso che ha la verve di un verace scugnizzo !

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