Art’Empori. Una presentazione. (bmagazine maggio 09)

di Tullia Bartolini

Discutere di cosa sia l’arte e di quale sia la sua funzione nel mondo, è compito arduo per chiunque.

Diciamo che essa può servire a tracciare una rotta, adempiendo l’antica funzione delle stelle.

Arte dal sanscrito ‘ordinare’, tentativo dunque di dar forma e senso alla realtà.

Essa è il segno tangibile della bellezza che c’insegue o che inseguiamo navigando verso mete che non conosciamo. Una sorta di mezzeria che segna la strada; un linguaggio con codici tutti suoi, che sostiene la fatica di essere qui ed ora. ‘L’arte è l’unica cosa che so opporre alla vita’, ha scritto Simona Vinci.

Dunque scegliere un nome come quello di Art’Empori, per stare assieme, per discutere, per navigare – anche in rete -, già significa aver riconosciuto al busillis dell’arte un ruolo centrale nel proprio quotidiano.

Ma quale arte? Dominati dal dio mercato, vessati da leggi che ci sommergono con falsi bisogni, tormentati dall’insoddisfazione, non siamo mai stati meno liberi. Un tempo c’erano le regole artistiche, il riconoscimento di varie mimesi o rappresentazioni creative. C’erano le tecniche, i mestieri, vissuti come momenti di ricerca umile e votata alla bellezza. Non si trattava di prigioni, né per l’arte, né per i suoi fruitori. Oggi c’è il ’mestiere arte’ calato nel mercato, retto da criteri imposti che manipolano perfino le nostre scelte.

Un libro si compra perché così ha stabilito il management. Un quadro si vende perché i soliti imbonitori ne hanno decretato il valore. Siamo burattini inconsapevoli che si sono affidati al ’protettore magico’ di cui parlava Fromm, che hanno delegato le proprie scelte ad un decisore esterno, il quale stabilisce cosa li deve emozionare e cosa no. Quale arte, allora? L’arte come foglio di via per la bellezza e per l’emozione, segnale lungo la rotta e possibilità di sostenere la vita, non esiste più. Essa ha smesso di nutrirsi di un linguaggio che faccia appello all’esperienza personale, alla comunicazione creativa scevra da mode e luoghi comuni.

Dunque, Art’Empori. La neonata ‘associazione’ vuol essere un gesto di ribellione ed un risveglio. Si pone come momento di incontro tra persone consapevoli (o che sfidano se stesse ad esserlo) in librerie, gallerie d’arte, empori musicali. Se è vero – come è vero – che l’omologazione della cultura e delle arti è un fenomeno sempre più preoccupante: è il gesto di dirigere la cultura dall’alto, asservendola.

Desideriamo,dunque, essere coesi: nella provincia di Benevento siamo visitatori e visitatrici di quelle librerie, gallerie d’arte e negozi di musica che operano in modo sostenibile, in quanto locali e indipendenti da franchising e da centri commerciali; siamo librai e galleristi, se sostenibili; siamo autori, autrici e artisti locali indipendenti da finanziamenti pubblici e dalle istituzioni pubbliche; siamo, ancora, editori locali sostenibili, poiché pubblichiamo senza contributo economico degli enti pubblici e degli autori. La nostra è una rete nata essenzialmente per condividere esperienze di letteratura, teatro, cinema, musica e arte, in modo sostenibile, orizzontale e non omologato, tutelando la biodiversità dei gusti artistici, delle istanze sociali e delle identità locali. Ci auguriamo di saper adoperare, nel nostro percorso, un linguaggio che riscopra la semplicità di fare appello alla propria esperienza e che non si preoccupi delle mode per mediare i suoi contenuti.

 Ci auguriamo di poter vivere e far conoscere una cultura che, calata nella realtà quotidiana, consideri le esigenze dell’ecosolidarietà e la responsabilità sociale del consumatore. Abbiamo creato una lista di discussione (art_empori@yahoogroups.com) ed un sito blog (www.artempori.wordpress.com); daremo vita ad una redazione editoriale che, coinvolgendo i soggetti aderenti alla rete, pubblichi libri e periodici, cartacei o on line. All’iniziativa aderiscono già i seguenti servizi commerciali sostenibili: Libreria Fiorentino Art&books di Benevento, Libreria Masone Alisei di Benevento, Libreria Milleunlibro di Montesarchio, Libreria Almayer di Morcone, Libreria The Dreamers di San Giorgio del Sannio, Edizioni Alisei di Benevento, Numen Art Gallery di Benevento. Art’Empori interagisce con una pluralità di realtà associative del territorio tramite la Rete Arcobaleno di economia ecosolidale. Speriamo di poter condividere questa esperienza con molti altri. La nostra struttura è aperta ed orizzontale. Vuole esaltare l’arte (per dirla con Adorno) quale ‘magia liberata dalla menzogna di essere verita’.

Magia liberata, appunto.

Tullia Bartolini

(pubblicato su Bmagazine di maggio 2009)

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