1° agosto 2009 – Art’Ap con La Piccola Orchestra a Manovella e “Movimento per le identità urbane e rurali”

La Piccola Orchestra a Manovella

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Art'Ap-010809

Il “Movimento per le identità urbane e rurali beneventante” si propone di tutelare i nostri luoghi dal rischio:

- di essere inglobati nell’area metropolitana campana, a causa di maggiori collegamenti con Napoli;

- di rinunciare all’economia rurale, ambientale e turistica del territorio, a causa di una piattaforma logistica che favorirebbe solo poche grandi aziende estranee al territorio.

Il Movimento propone la realizzazione di un Ente Fiera che, alternativo alla piattaforma logistica, attraendo visitatori, agevolerebbe la vocazione turistica e agroalimentare del Sannio, avvantaggiando un’economia diffusa a favore della generalità delle piccole imprese locali: sulle complessive 32 000 aziende registrate presso la Camera di Commercio di Benevento, 14 500 sono agricole.

Quando, ormai, l’economia di scala e l’estrema mobilità di merci, tipiche della produzione industriale centralizzata e della grande distribuzione, sono in recessione, le aree, come il Sannio, non industrializzate e a bassa densità demografica, sono quelle più avvantaggiate per agganciare quell’economia che, basata sulla filiera corta, sulla sicurezza agroalimentare, sul turismo ambientale e culturale, costituisce l’unico comparto in espansione nel XXI secolo. Nel 2008, il comparto agroalimentare è risultato l’unico, in Italia, in crescita. Negli ultimi quindici anni, le industrie europee hanno espulso il 30% della classe operaia e i container, ormai, sostano inutilizzati nei porti internazionali.

La popolazione mondiale, già oltre i 6,5 miliardi, crescendo al ritmo di 84 milioni di individui annui, nel giro di pochi anni, giungerà alla preoccupante cifra di 8 miliardi. A quel punto, non basteranno tutti i terreni coltivabili del pianeta per soddisfare la domanda alimentare della popolazione mondiale. Non a caso, i governi cinese, sudcoreano e statunitense hanno già proceduto ad acquisire, in Africa, vasti territori agricoli per tutelare la propria sovranità alimentare. Considerando che, nei paesi in via di sviluppo, è in continua crescita il consumo pro capite di alimenti, il comparto agroalimentare, nel futuro, sarà più strategico del comparto industriale.

Mentre è in corso questa inversione di tendenza, in pochi anni, dopo un eccesso di isolamento, nel caso si realizzino maggiori collegamenti con l’area metropolitana (la bretella autostradale CE-BN e la linea metropolitana NA-BN) e una piattaforma logistica da 420 ettari (grande quanto la metà di Benevento), il Sannio si ritroverebbe ad essere un sobborgo di Napoli e stravolgerebbe la propria identità rurale e sociale, dilapidando un patrimonio che costituisce, per il prossimo futuro, un fattore di crescita e benessere che poche altre realtà vantano.

I nostri amministratori, con scarsa lungimiranza, infatti, vogliono realizzare nel territorio beneventano, finanche con orgoglio, quel modello di sviluppo che, ormai in declino, si è dimostrato fallimentare nell’area metropolitana napoletana, in termini occupazionali, di vivibilità, di costo della vita, di salubrità pubblica e di legalità.

Per tutte queste ragioni, il Movimento, promosso dalla Rete Arcobaleno, suggerisce alla classe dirigente di non inseguire una strategia votata al massimo della cementificazione e dell’infrastrutturazione che, per la comunità beneventana, comporterebbe un aumento di polveri sottili e del costo della vita e la perdita della vocazione ambientale e rurale, a danno di quell’indotto turistico e agroalimentare, già cospicuo e in trend di espansione.

Benevento, 31 luglio 2009
Rete Arcobaleno Benevento – Rete di economia ecosolidale

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