fare all’ammore chimicamente, ovvero una dichiarazione d’amore, strana, ma d’amore. giuro

girando è girovangando per internet, tipo quando non hai un cavolo da fare e ti metti a cercare cose totalmente inutili per passare il tempo, ho scoperto come si fa l’amore chimico.

non è che bisonga drogarsi, per l’amor di dio, che dio poi ha un conto in sospeso con me, è solo che il nostro corpo certe volte ci droga. l’odorato capta i ferormoni, la feniletilamina invade il cervello, e qui siamo fottuti, la dopamina si mette in azione. l’ossitocina e le endorfine poi ci danno il colpo di grazia, e trasformano l’amore o passione che sia in attaccamento. e via alle telefonate e ai vari rompimenti, ma anche ai vari arrapamientos. ora se conoscete l’organo vomeronasale sapete pure che questo capta i feromoni. sapete pure che l’androstenolo è uno dei composti dell’sudore fresco dell’uomo, che non è che gli uomini si conservano il sudore e lo mettono nel frigo per spruzzarselo addosso il sabato sera,  e la copulina, presente nelle escrezioni vaginali femminili, sono i principali feromoni sessuali. ora questi feromoni avrebbero dei reali effetti attrattivi o repulsivi tra due persone. in pratica se ci piace l’odore possiamo invitare o essere invitati a bere qualcosa, altrimenti hai voglia di sbattere la testa nel muro.

attenzione, però, ai dannatissimi profumi ai ferormoni.

ora chi mangia cioccolato, perchè ho scoperto che ad alcuni il cioccolato non piace, già conosce la feniletilamina. io però il cioccolato lo mangio, e pure tanto, ma sta feniletilamina non è che è spuntata fuori a dirmi piacere di conoscerti, più che altro è stato il nostro caro amico internet a sputarmela in faccia.

anche chi si droga dovrebbe conoscere la feniletilamina che un ormone della classe delle anfetamine, che il nostro corpo produce naturalmente. poche volte nella nostra vita il nostro corpo produce troppa feniletilamina, ovviamente questo succede quando ci innamoriamo e io aggiungerei pure quando veniamo lasciati, perchè quest’ormone riduce l’appetito, e tutti sappiamo che quando si affronta il lutto, quello d’amore, la prima cosa che si fa è che non si mangia.

il problema reale è trovare la persona che produce il nostro stesso livello di feniletilamina, ma se siamo fortunati grazie a sta cosa si possono passare notti intere a fare l’amore, ma anche a parlare. meglio l’amore però.

la feniletilamina, però sembra essere instancabile, cioè non si accorge dei guai che combina, e come se non bastasse stimola pure il rilascio della dopamina, che non è che perchè ha una vaga assonanza con dop-ping serve ai ciclisti per vincere il giro d’italia. la dopamina è intimamente legata al sistema limbico, una certa zona del cervello che è sede delle emozioni e delle funzioni vitali come la sete, la fame e la sessualità.

ecco perchè dopo una notte d’amore ci sta sempre bene una sigaretta.

la dopamina consente di rinforzare alcuni comportamenti che apportano piacere e soddisfazione, ovvero, quando succede qualcosa di bello la dopamina emette un segnale di felicità,  i cui effetti ci spingono a ripetere l’esperienza. cioè quando ci si stampa in faccia il classico sorriso da imbecille che ci metti tre mesi per togliertelo.

ora secondo gli studiosi, che farebbero bene a fare all’amore più che studiare, il periodo magico non può durare più di sei anni e in alcuni casi secondo miei personalissimi studi che porto avanti da qualche giorno, non può durare più di sei mesi. l’organismo si abitua alla feniletilamina e l’allegria se ne va a farsi fottere. per chi ci vive di feniletilamina, l’abitudine, segna la fine della coppia e si preferisce, dunque, ricreare gli effetti euforizzanti della feniletilamina.

praticamente nello sleng beneventano, e nella ristrettezza mentale di chi non studia ma sbatte la testa ovunque per una trombata, le femmine so zoccole e gli uomini so stronzi.

chi viene lasciato, però, non è che deve buttarsi da un ponte che si trova in deficit di questa dannatissima feniletilamina. deve solo far passare il periodo del male d’amore.

chi invece non se ne frega proprio di niente può contare semplicemente sull’ossitocina e sulle endorfine. niente di più semplice. basta solo sapere che l’ossitocina è una colla ormonale. ecco spiegate le varie carezze gli abbracci e via dicendo dopo aver fatto all’ammore. praticamente quando finisce l’effetto della feniletilamina entra in gioco l’ossitocina.

quando, però, l’organismo sviluppa una tolleranza alla feniletilamina e non si scatenano più gli effetti dirompenti presenti all’inizio del rapporto, il cervello inizia a produrre altri ormoni. le endorfine.  dopo gli effetti eccitanti della feniletilemina, il cervello viene invaso da sostanze che possiedono le stesse proprietà della morfina. le endorfine apportano calma e sollievo al dolore, e riducono l’ansia. la sensazione di benessere che procurano si traduce in una relazione affettiva molto forte che non si vuole più interrompere.

benisssimo. così si può chiacchierare, mangiare e dormire in santa pace. ecco raggiunta l’armonia completa. una felicità tranquilla che può durare per anni e anni, sempre che si sia svezzati dalla feniletilamina.

è rassicurante sapere che il nostro cervello non trova un attimo di pace e possiede risorse insospettabili che si adattano alle diverse tappe della vita amorosa.

ora non è che sappia proprio come concludere qusto discorso, cioè non è che posso fare la dichiarazione d’amore al mio blog, è solo che non c’è un modo per concluderlo. il migliore sarebbe stra-fregarsene di tutto e menarsi.

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