Apertis Verbis. Opere di Barbara Bonfilio alla Numen di Benevento. Dal 25 gennaio. Coerenze:16/20

apertis-verbis-barbara-bonfilioApertis Verbis: sguardi ed essenze di una femminilità consapevole si fondono alla Numen

La Galleria Numen Arti Contemporanee di Benevento è lieta di inaugurare la personale di Barbara Bonfilio a cura di Loredana Barillaro

Vernissage sabato 25 gennaio 2014 ore 19,00 - Vico Noce, 20/22/33, Benevento

Forti, consapevoli, volitive: sono le donne raccontate da Barbara Bonfilio nella personale Apertis Verbis, curata da Loredana Barillaro, che si inaugura sabato 25 gennaio alle ore 19 alla Galleria Numen Arti Contemporanee di Benevento, in programma fino al 19 aprile 2014.

La mostra si aprirà con una performance di Massimiliano D’Abrusco per Manlio, boutique presente a Benevento dal 1967, che abbinerà essenze ai visi e agli occhi impressi nelle tele. Un progetto di ricerca in cui materia e olfatto si fonderanno, una scelta sensoriale ed emotiva. Massimiliano D’Abrusco aprirà il suo spazio a Benevento nella mattinata di sabato, momento in cui saranno presentati altri lavori di Barbara Bonfilio. Un’idea di Giuliana Ippolito, fondatrice della Galleria Numen che rientra nel progetto Sponde, partito già in dicembre con la mostra Cross Xmas di Marina Iodice e Marina Sarracino per Semmai Factori, in cui realtà e spazi della città di Benevento che operano in settori di ricerca anche diversi, entrano in contatto e collaborano.

Apertis Verbis

Quella raccontata da Barbara Bonfilio è una femminilità che si offre in modo diretto allo sguardo indagatore di chi osserva, che grida consapevolezza e coscienza sociale attraverso ‘apertis verbis’, quelle ‘parole esplicite’ scritte a grandi caratteri sulle tele, che sono ora un monito, ora un’esortazione, e che rivelano la forte attenzione dell’artista verso i grandi temi sociali, la sua volontà di scuotere gli animi, di far riflettere chi spesso è distratto o ‘orwellianamente’ escluso dalla verità.  Frasi che senza rumore vengono fuori dalle tele, ma che colpiscono lo sguardo con il loro ripetersi e restano impresse. Sequenze di lettere e frasi che mostrano l’urgenza dell’artista di comunicare il suo percorso emotivo, le sue scelte e le sue convinzioni, i suoi valori. Una strada introspettiva e personale che la Bonfilio rende palese attraverso le parole, oltre che con i colori e le forme dei suoi dipinti.

Le donne della Bonfilio sono fiere del proprio posto nel mondo, del proprio percorso personale di crescita. Sono le eroine dei grandi romanzi classici: eleganti, determinate e tenaci che conservano e rivelano elementi “naturali”: lo sguardo felino di un gatto, la leggerezza di una farfalla, la bellezza delicata di un fiore. In loro la natura animalesca e terrena è inequivocabile, sottolineata ancor di più dagli elementi ritratti con loro.

Sono anche donne comuni, che affrontano il quotidiano con caparbietà. Sono le sue nipoti Camilla e Carlotta con cui lavora da due anni e questa loro familiarità crea un trasporto emotivo che regala alle opere un significato simbolico ancor più forte. E simbolicamente le opere sono uno specchio attraverso cui la stessa autrice guarda se stessa e si rivela a chi la osserva, scopre e racconta il suo mondo, la sua arte, i suoi valori, ciò che la emoziona. Le stesse tele diventano superficie riflettente anche per chi guarda, per chi scruta quei tratti dipinti, in un continuo gioco di rimandi emotivi.

Apertis Verbis è un progetto realizzato per la Numen che da tempo investe su giovani artiste del sud.

Apertis Verbis sarà visitabile tutti i giorni, dal martedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e su appuntamento, telefonando al numero 338 7503300.

La galleria Numen Arti Contemporanee, situata nel centro storico di Benevento in Vico Noce 20/22/33, è stata fondata nel 2008 da Giuliana Ippolito con l’idea di farne uno spazio diffuso per l’arte, un luogo in cui esterno e interno non siano contrapposti tra loro, ma anzi in completa continuità. Uno spazio sempre aperto alle novità artistiche e a nuove idee, come dimostra il progetto di inaugurare nel 2014 una residenza per artisti stranieri nelle immediate vicinanze della galleria. www.numen.it

Giuliana Ippolito, Art Director della Galleria Numen, è nata a Napoli ma vive e lavora a Benevento.

SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ABBIAMO VAGLIATO L’EVENTO
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PoeCivismo.
Metodi responsabili
per la fruizione di iniziative socio-culturali

Questi Metodi agevolano PRATICHE
capaci di inclusione e cittadinanza non delegata.
Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile
tema trattato, paradossalmente rischia di utilizzare
un metodo escludente e delegato che è incoerente
con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale
consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino.
Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento,
ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo.
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Apertis verbis
25 gennaio 2014
Numen Arti Contemp.
Benevento
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 16/20 TOTALE
COERENZE
rilevate
con i Metodi 
responsabili
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PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE
E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare
la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori 

Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale
di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino
medio ai milionari.
_____________________________________________
 NO
_________
1. Tutela 

economica 
del cittadino 
e
del territorio
_________
 
PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE
E UNA COESIONE SOCIALE
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’identità del territorio
e la coesione sociale che ne deriverebbe

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero
considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo
da tutelare come opportunità di identità e di reddito.
_____________________________________________
 NO _________
2. Tutela
identitaria
del territorio

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PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA
E NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali
o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi
degli enti pubblici

Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare
sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente
in quanto non si contamina delle persone e dei progetti
che animano il luogo ospitante.
 
_________
3. Senza
enti pubblici

_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI
CHE ANIMANO IL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi
di associazioni e di aziende indipendenti, evitando
i non luoghi 
delle sedi istituzionali, si contaminano
dei progetti 
e delle persone del territorio
Quando l’iniziativa è realizzata fuori dai luoghi istituzionali,
coinvolgendo i luoghi, eventualmente all’aperto, dei rioni,
in particolare quelli meno frequentati, consente un cambiamento
che può rimuovere lo squilibrio sociale e urbanistico della città.
 
_________
4. Presso
sedi

non
istituzionali

_________
 
_____________________________________________
PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE
E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO
Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione,
coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni
del territorio 
e i residenti locali
Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino
e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi
esclusivi e familistici come avviene
nelle aziende e nella partitocrazia.
 NO _________
5. Coinvol-gimento
delle altre associazioni

e dei residenti
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente
i rioni della città e/o il territorio

Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato,
fuori dai luoghi istituzionali, coivolgendo i luoghi, eventualmente
all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati,
consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale
e urbanistico della città.
NO  _________
6. Coinvol-
gimento
dei rioni
e/o del
territorio

_________
 
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE
E UNA COESIONE TERRITORIALE
Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire
a iniziative promosse a livello sovraterritoriale

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata
esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità
per una coesione territoriale e per un esercizio
a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo.
  _________
7. Senza
aderire

a iniziative
nazionali
_________
 
_____________________________________________
PER CONTRASTARE LA DELEGA,
IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE
Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione
di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio
competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura

Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi
e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino
persone non note e/o del territorio.
Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende
a dare visibilità a se stessa.
  _________
8. Senza
premi
e selezioni
_________
 
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA
DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA
Considerare le iniziative per i contenuti
che possono 
intrecciarsi con il nostro personale
percorso e non 
per il rapporto di amicizia/seduzione
o di inimicizia/intolleranza

che intratteniamo con chi li organizza 
Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo
(esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo).
_________
9. Considerare
i contenuti
e non gli organizzatori
_________
_____________________________________________
PER UN’AZIONE ETICA DELLE EMOZIONI,
RIDUCENDO LA FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI
Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento
e non per la piacevolezza emozionale che può renderci passivi
perpetuatori del malessere collettivo

Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce
l’azione in prima persona e quindi il cambiamento.
_________
10. Fruizione
etica, non estetica
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_____________________________________________
PER UNA COESIONE SOCIALE
E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui
ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento
del proprio intervento

Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato,
temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione
di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri.
Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito
siano disposti in cerchio.
  _________
11. Senza
tavolo
dei relatori
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che, nel comunicare
i nomi delle persone coinvolte, utilizzano
solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa.

Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa
per portare la sua personale specificità acquisita
nel concreto, a prescindere dai titoli.
_________
12. Senza comunicare
titoli di studio
non pertinenti
_________
_____________________________________________
PER UNA PROMOZIONE
DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI
Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.)
dove 
prendono parte prevalentemente
le competenze tecniche e di fatto

e non i personaggi politici e istituzionali
Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa
luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali
hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati
i propri comunicati sui media.
_________
13. Senza personaggi
istituzionali
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA NON DELEGATA
E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE
Valorizzare le iniziative che prevedono,
come protagonisti,

personaggi non mediaticamente noti 
Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità 
a personaggi e istanze che non sono già agevolati 
dai media nazionali.
_________
14. Senza personaggi
massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA:
FRUIZIONE RESPONSABILE DELLE ARTI
Valorizzare le iniziative (spettacoli, concerti, mostre)
che propongono soggetti e artisti non veicolati
da TV, cinema e media nazionali   

Per biodiversità e approccio esperienziale, è utile dare
visibilità ad artisti, semmai locali, che normalmente
non hanno spazio sulle emittenti nazionali e nel circuito
cinematografico e che non sono suggeriti dai mass media.
_________
15. Senza
artisti
massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE SOCIALE
Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative
in cui non siano previsti posti privilegiati
e biglietti omaggio per le autorità
Per valutare realmente la portata di un evento culturale,
gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi

con esso, in veste di cittadini comuni.
Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia,
non dovrebbero esistere discriminazioni.
_________
16. Senza
spazi e posti
a sedere
privilegiati
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_____________________________________________
PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA
E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli
ingenti capitali che portano i profitti via dai territori
e che promuovono quel modello di sviluppo che,
basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale
disagio economico e sociale

Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori
locali e che incentivi un’economia di piccola scala che

produce economia territoriale.
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17. Senza
ingenti
investimenti
_________
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor,
aziende estranee al territorio, non rischiano
di veicolare condizionamenti a danno
delle popolazioni locali

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività
di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale.  
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18. Senza
sponsor
sovraterritoriali

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PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE
E UN’ECONOMIA CONDIVISA
Valorizzare le iniziative culturali che promuovono
i prodotti del territorio o etici, quando prevedono
la somministrazione di cibo o in quanto ospitate
in esercizi commerciali che abitualmente
somministrano cibo del territorio

Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato,
dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare
identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale.
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19. Cibo responsabile
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_____________________________________________
PER UN RESPONSABILE USO
DELLE RISORSE NATURALI
Evitare le iniziative culturali che prevedendo,
anche accessoriamente, sommistrazione di cibo
e bevande, 
utilizzano stoviglie monouso
non biodegradabili

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie:
in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili.
_____________________________________________
_________
20. Stoviglie
ecosostenibili
_____

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