Ri-Creare. Interventi artistici di rigenerazione urbana. 4/6 e 11/13 luglio, Guardia Sanframondi. Coerenze:18/20

ricreare-guardia-sanframondi-logo4-5-6 & 11-11-13 luglio 2014

VIA DIETRO GLI ORTI, STRADA FILIPPO MARIA GUIDI, PONTE RATELLO & DINTORNI, GUARDIA SANFRAMONDI

Un festival d’arte e creatività per celebrare il rinnovamento in corso del centro storico di Guardia Sanframondi. L’obiettivo è di dare vita ad un interessante evento artistico annuale che stimoli l’interesse nei confronti del centro storico e che promuova ulteriori investimenti culturali ed economici orientati al suo recupero e alla sua valorizzazione.

CONTATTI:
Sergio sergio.desiato@gmail.com
Clare clareartista@gmail.com

Ri-CREARE CULTURAL INTERVENTION
4-5-6 & 11-12-13 JULY 2014
A multi-discipline celebration of and dialogue about the centro storico of Guardia Sanframondi Renaissance: The Art Town. JOIN US AS WE AWAKEN THE SPIRIT OF THE OLD TOWN!

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ricreare

A Guardia Sanframondi, venerdì 4 luglio prenderà il via ‘RI-Creare’, un evento di rigenerazione urbana con interventi artistici, installazioni, seminari e performance, patrocinato dal Comune di Guardia. Le date di Ri-Creare sono dal 4 al 6 e dall’11 al 13 luglio prossimo, dalle 19. Gli artisti, i professionisti ed i cittadini che hanno organizzato e parteciperanno agli eventi in programma sono Clare Galloway, artista (Scozia); Guido Giannini, fotografo; Roberto Monte, designer; Alfredo Rizzi, pianista; Vito Pace, artista; Soukizy Redroom, artista/fotografa; Helena Wadsley, artista, (Canada); Salvatore Troiano, artista; Bhumi ceramica, designers; Sara Cancellieri, artista; Vincenzo D’Argenio, artista; Adrian Setterfield, artista (Australia); Antonello Aprea con Teatro Donna Peppa, canzoni itineranti; Associazione Ru.De.Ri._Rural Design per la Rigenerazione dei Territori; DOXA Associazione Culturale; Terra Vivente Art Studio; Charlotte Sørensen, fotografa (Danimarca); Wheat Wurtzburger, fotografo (USA); Mariapia Cutillo, giardiniere e tanti altri.

In particolare, sabato 5 luglio alle 16 al Castello di Guardia, si terrà il seminario ‘RigenerAzioni Territoriali’, prospettive e pratiche innovative per il futuro dei territori rurali, a cura dell’associazione Ru.De.Ri. Rural Design per la rigenerazione dei territori. Parteciperanno Università, istituzioni locali, associazioni, esperienze di rigenerazione urbane e territoriali di diverse aree del Sud e Nord Italia, le quali si confronteranno su idee pratiche, criticità, sviluppatesi e affrontate nei vari lavori.

L’idea e la missione di Ri-Creare è quella di assumere la cultura come motore del processo di rigenerazione urbana, attraverso un gruppo di artisti, designer, architetti, associazioni e semplici cittadini provenienti sia da un contesto internazionale che dal territorio circostante che si sono alleati per dar vita ad una serie di eventi artistici, seminari, performance, mostre, con l’obiettivo di catalizzare l’attenzione sullo stato di abbandono del centro storico di Guardia e con la consapevolezza di assumere un approccio integrato attraverso cui il processo, ibridando iniziative del pubblico, del privato e del no-profit, ricostruisca nuovi significati e ruoli del centro storico diventando motore e catena di trasmissione di processi di trasformazione virtuosa, materiale e immateriale, della comunità. Ciò che si assume in questo contesto non è il consumo di cultura, ma la sua produzione e riproduzione da sollecitare attraverso un insieme di iniziative che innestate sulle dinamiche locali ne rivitalizzi il significato generando un nuovo contesto di senso per gli attori locali e non. RI-CREARE Guardia si tratta di una rigenerazione che reagendo attivamente con le altre iniziative locali (istituzionali e non) si ponga all’incrocio fra pratiche di riscoperta e cura del patrimonio storico del centro storico e la promozione di nuove immagini urbane del borgo di Guardia Sanframondi.

Da molti anni l’impiego convenzionale degli strumenti urbanistici non offre interpretazioni convincenti del territorio a causa della mutevolezza e ibridità che caratterizza la formazione degli spazi contemporanei, siano essi “urbani”, “periferici” o “naturali”. La divisione dello spazio in queste “categorie” appare, del resto, molto labile. Sembra si stia inaugurando una nuova “urbanità” che si esprime in modo differente a seconda delle relazioni che si riescono a tessere con il territorio. Tutto ciò si manifesta all’interno di un sistema globale che ha perso il “centro” e si è trasformata in una “rete”, ovvero in un sistema dinamico che relaziona, contemporaneamente, una molteplicità di eventi e di “storie”.

Il centro storico di Guardia, in parte abbandonato, per le potenzialità del suo riuso si presta ad essere il luogo in cui avviare anche in termini di sostenibilità sociale ciò che generalmente viene letto solo in chiave di sostenibilità ambientale. Esso infatti, come accade spesso nel riuso di aree o edifici dismessi, si presenta come un luogo in cui promuovere un’interazione tra istituzioni, organizzazioni sociali e cittadini in grado di magnetizzare e valorizzare le energie creative presenti sul territorio, fungendo così da incubatore di progettualità sociale. Si tratta dunque di affrontare non solo le tematiche relative al recupero degli edifici ma anche di promuovere processi di ridefinizione dell’uso di spazi minuti, più frammentati e dispersi di Guardia Sanframondi nei quali un panorama eterogeneo di soggetti può affrontare creativamente temi vecchi e nuovi, dimostrando di possedere (e di valorizzare) risorse e competenze. L’idea di fondo della manifestazione RI-CREARE Guardia è che l’uso sociale degli spazi possa essere una potente arma contro l’abbandono e il degrado, e che possa essere usato come innesco di circuiti virtuosi capaci di produrre anche effetti positivi su ambiti più vasti del territorio.

rigenarazioni territoriali

SEGUONO I METODI RESPONSABILI CON CUI ART’EMPORI HA VAGLIATO L’EVENTO
Chi è interessato può comunicarci eventuali modifiche da apportare alla seguente ipotesi.
_____________________________________________________________

PoeCivismo.
Metodi responsabili
per la fruizione di iniziative socio-culturali

Questi Metodi agevolano PRATICHE
capaci di inclusione e cittadinanza non delegata.
Ogni iniziativa, infatti, a prescindere dall’encomiabile
tema trattato, IN TERMINI DI LINGUAGGIO ESPERIENZIALE, 
paradossalmente rischia di realizzare STILI DI AZIONE CULTURALE
che, dialogando con gli STILI DI VITA del fruitore,
utilizzano un metodo escludente e delegato che è incoerente
con qualsiasi processo culturale che voglia creare reale
consapevolezza e capacità di azione partecipata dal cittadino.
.
Non conta l’eccellenza di un’opera, di una teoria o di un evento,
ma cosa ne fa il fruitore, portandola in prima persona nel mondo.
.
Ogni fruitore, nell’approcciarsi esperienzialmente all’evento,
può considerare i criteri che ritiene utili
e può anche creare altri criteri adatti al proprio percorso.
_____________________________________________
Ri-Creare. Interventi artistici di rigenerazione urbana. 4/13 luglio, Guardia Sanframondi.
 18/20 TOTALE
COERENZE
rilevate
con i Metodi 
responsabili
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PER UNA RESISTENZA ECONOMICA TERRITORIALE
E UNA REDISTRIBUZIONE DEI REDDITI
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’attitudine a contrastare
la crisi economica che colpisce il cittadino medio e i territori 

Ogni iniziativa dovrebbe considerare il bisogno di giustizia sociale
di questa epoca in cui i redditi si stanno spostando dal cittadino
medio ai milionari.
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_________
1. Tutela 

economica 
del cittadino 
e
del territorio
_________
 
PER UN’IDENTITA’ TERRITORIALE
E UNA COESIONE SOCIALE
Valorizzare le iniziative culturali che, a prescindere
dal tema, promuovono anche l’identità del territorio
e la coesione sociale che ne deriverebbe

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, dovrebbero
considerare la vocazione territoriale e le specificità del luogo
da tutelare come opportunità di identità e di reddito.
_____________________________________________
  _________
2. Tutela
identitaria
del territorio

_________
 
PER UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE CORTA
E NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative realizzate da associazioni locali
o dai residenti, senza la partecipazione e i fondi
degli enti pubblici

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto ma realizzata
in prima persona dai residenti diventa opportunità per
una coesione territoriale e una cittadinanza non delegata
in tutti gli aspetti della vita collettiva.
Se l’iniziativa è realizzata senza i fondi pubblici contiene
meno costi occulti: non pesa sulla collettività;
non partecipa a un modello di sviluppo assistenzialista
e delegato; non si agevola il clientelismo politico;
non è complice dei costi pubblici che, gravando
sull’economia reale, causano la crisi economica
a danno dei cittadini e dei territori. 
 NO
_________
3. Senza
enti pubblici

_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI LUOGHI
CHE ANIMANO IL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, realizzate presso le sedi
di associazioni e di aziende indipendenti, evitando
i non luoghi 
delle sedi istituzionali, si contaminano
dei progetti 
e delle persone del territorio
Quando l’iniziativa è realizzata in sedi istituzionali, oltre a gravare
sulla collettività, rischia di proporsi unilateralmente in quanto
non si contamina delle persone e dei progetti che animano
il luogo ospitante.
 
_________
4. Presso
sedi

non
istituzionali

_________
 
_____________________________________________
PER UN’ATTITUDINE ALL’INCLUSIONE
E PER DISINCENTIVARE IL FAMILISMO
Valorizzare le iniziative che, promosse da un’associazione,
coinvolgono nell’organizzazione le altre associazioni
del territorio 
e i residenti locali
Spesso, nelle attività quotidiane del cittadino
e nelle attività culturali e di volontariato, si utilizzano metodi
esclusivi e familistici come avviene
nelle aziende e nella partitocrazia.
 
_________
5. Coinvol-gimento
delle altre associazioni

e dei residenti
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DEI RIONI E DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che coinvolgono diffusamente
i rioni della città e/o il territorio

Quando l’iniziativa è realizzata, in modo decentrato,
fuori dai luoghi istituzionali, coinvolgendo i luoghi, eventualmente
all’aperto, dei rioni, in particolare quelli meno frequentati,
consente un cambiamento che può rimuovere lo squilibrio sociale
e urbanistico della città.
 
_________
6. Coinvol-
gimento
dei rioni
e/o del
territorio

_________
 
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE
E UNA COESIONE TERRITORIALE
Valorizzare le iniziative ideate da soggetti locali senza aderire
a iniziative promosse a livello sovraterritoriale

Quando l’iniziativa non è calata dall’alto, ma realizzata
esperienzialmente da soggetti locali, diventa opportunità
per una coesione territoriale e per un esercizio
a una cittadinanza non delegata in ogni aspetto collettivo.
  _________
7. Senza
aderire

a iniziative
nazionali
_________
 
_____________________________________________
PER CONTRASTARE LA DELEGA,
IL VERTICISMO E L’ESCLUSIONE
Valorizzare le iniziative che, non prevedendo l’assegnazione
di premi e riconoscimenti, non proiettano un approccio
competitivo ed esclusivo dell’impegno e della cultura

Quando, all’interno di un’iniziativa, vengono assegnati premi
e riconoscimenti, è opportuno che questi almeno valorizzino
persone non note e/o del territorio.
Assegnando riconoscimenti a persone note, l’iniziativa tende
a dare visibilità a se stessa.
  _________
8. Senza
premi
e selezioni
_________
 
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA
DELLE SPECIFICITA’ E NON FAMILISTICA
Considerare le iniziative per i contenuti
che possono 
intrecciarsi con il nostro personale
percorso e non 
per il rapporto di amicizia/seduzione
o di inimicizia/intolleranza

che intratteniamo con chi li organizza 
Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
con metodo familistico: li evitiamo per pregiudizio negativo
(esclusione) o li frequentiamo per amicizia o simpatia (familismo).
_________
9. Considerare
i contenuti
e non gli organizzatori
_________
_____________________________________________
PER UN’AZIONE ETICA DELLE EMOZIONI,
RIDUCENDO LA FRUIZIONE ESTETICA DELLE EMOZIONI
Considerare le iniziative per la capacità di cambiamento
e non per la piacevolezza emozionale che può renderci passivi
perpetuatori del malessere collettivo

Spesso, siamo abituati ad approcciare gli eventi culturali
per l’attitudine emozionale (estetica) ereditata che impedisce
l’azione in prima persona e quindi il cambiamento.
_________
10. Fruizione
etica, non estetica
_________
_____________________________________________
PER UNA COESIONE SOCIALE
E UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che prevedono dibattiti in cui
ogni relatore impegni il tavolo del convegno solo nel momento
del proprio intervento

Ogni relatore dovrebbe essere un membro della platea prestato,
temporaneamente e per una sua specificità, alla funzione
di consulente di una comunità in cui ognuno è consulente degli altri.
Quando possibile, è opportuno che i partecipanti al dibattito
siano disposti in cerchio.
  _________
11. Senza
tavolo
dei relatori
_________
 
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE DELLE SPECIFICITA’
Valorizzare le iniziative che, nel comunicare
i nomi delle persone coinvolte, utilizzano
solo eventuali qualifiche pertinenti con l’iniziativa.

Ogni relatore dovrebbe essere impegnato nell’iniziativa
per portare la sua personale specificità acquisita
nel concreto, a prescindere dai titoli.
_________
12. Senza comunicare
titoli di studio
non pertinenti
_________
_____________________________________________
PER UNA PROMOZIONE
DELLE SPECIFICITA’ DEI CITTADINI
Valorizzare iniziative (convegni, dibattiti, ecc.)
dove 
prendono parte prevalentemente
le competenze tecniche e di fatto

e non i personaggi politici e istituzionali
Spesso il convegno perde di vista il suo contenuto e diventa
luogo di presenzialismo. Le autorità politiche e istituzionali
hanno comunque la possibilità di vedersi pubblicati
i propri comunicati sui media.
_________
13. Senza personaggi 
istituzionali
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ARTISTICA NON DELEGATA
E UNA BIODIVERSITA’ CULTURALE
Valorizzare le iniziative che prevedono,
come protagonisti, 
personaggi e artisti
non mediaticamente noti
Le iniziative locali hanno senso se danno visibilità
a personaggi e/o artisti che non sono già agevolati
dai media nazionali.
_________
14. Senza personaggi
e/o artisti

massmediatici
_________
_____________________________________________
PER UNA CITTADINANZA ECONOMICA NON DELEGATA
Valorizzare le iniziative che utilizzano monete locali
per incentivare un’economia condivisa, una coesione
sociale e una resistenza economica territoriale
Ogni gesto economico può essere portatore di giustizia
sociale, redistribuzione dei redditi e inclusione del vicino.
 NO _________
15. Con
moneta locale
_________
_____________________________________________
PER UN’INCLUSIONE SOCIALE
Valorizzare, anche a teatro e ai concerti, le iniziative
in cui non siano previsti posti privilegiati
e biglietti omaggio per le autorità
Per valutare realmente la portata di un evento culturale,
gli esponenti politici ed istituzionali devono misurarsi

con esso, in veste di cittadini comuni.
Nei luoghi dell’arte, siti dell’emancipazione e della giustizia,
non dovrebbero esistere discriminazioni.
_________
16. Senza
spazi e posti
a sedere
privilegiati
_________
_____________________________________________
PER UN MODELLO DI SVILUPPO DI PICCOLA SCALA
E PER REDDITI CHE RESTANO SUL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative realizzate senza quegli
ingenti capitali che portano i profitti via dai territori
e che promuovono quel modello di sviluppo che,
basato sui sistemi di scala, è la causa dell’attuale
disagio economico e sociale

Per un modello di sviluppo che includa i piccoli operatori
locali e che incentivi un’economia di piccola scala che

produce economia territoriale.
_________
17. Senza
ingenti
investimenti
_________
_____________________________________________
PER UN’AUTODETERMINAZIONE DEL TERRITORIO
Valorizzare le iniziative che, evitando, come sponsor,
aziende estranee al territorio, non rischiano
di veicolare condizionamenti a danno
delle popolazioni locali

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
autonome dalla aziende che potrebbero condizionare le attività
di autodeterminazione e di coesione della popolazione locale.  
_________
18. Senza
sponsor
sovraterritoriali

_________
_____________________________________________
PER UNA CULTURA MATERIALE RESPONSABILE
E UN’ECONOMIA CONDIVISA
Valorizzare le iniziative culturali che promuovono
i prodotti del territorio o etici, quando prevedono
la somministrazione di cibo o in quanto ospitate
in esercizi commerciali che abitualmente
somministrano cibo del territorio

Processo culturale è quello che, a prescindere dal tema affrontato,
dovrebbe comunque essere capace, nel metodo, di agevolare
identità territoriale, redistribuzione del reddito, tutela ambientale.
_________
19. Cibo responsabile
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_____________________________________________
PER UN RESPONSABILE USO
DELLE RISORSE NATURALI
Evitare le iniziative culturali che prevedendo,
anche accessoriamente, sommistrazione di cibo
e bevande, 
utilizzano stoviglie monouso
non biodegradabili

Queste iniziative, in quanto di visibilità pubblica, devono essere
più responsabili dei singoli cittadini riguardo all’uso di stoviglie:
in caso di monouso, si utilizzino almeno quelle biodegradabili.
_____________________________________________
_________
20. Stoviglie
ecosostenibili
_________

2 Risponde a Ri-Creare. Interventi artistici di rigenerazione urbana. 4/6 e 11/13 luglio, Guardia Sanframondi. Coerenze:18/20

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