Giornate P’Artigianali. Fiere contadine della Resistenza P’Artigianale. Programma generale
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Agricoltura contadina, artigianato creativo, autoproduzione e baratto.
Artisti di strada, laboratori, escursioni, raccolta erbe spontanee e musica popolare.
Dal 31 maggio 2015: UNA DOMENICA AL MESE presso le Fattorie sannite del GASb Arcobaleno Benevento (Gruppo d’Acquisto Solidale e Barattario).
Un’altra economia relazionale e felice con fiere autorganizzate e autofinanziate
SOLDOCORTO – Eventi autofinanziati anche con la moneta locale/artigianale per un’economia inclusiva del vicino.
DISTRETTO DI ECOVICINANZA SANNIO
Distretto di Economia Solidale e Arte Inclusiva, Stili di vita responsabili, Competenze extraprofessionali.
Evento promosso da numerose associazioni ambientaliste e culturali sannite.
RISANNIAMOCI – mostra fotografica.
Riprendiamoci i nostri territori contro eolico selvaggio e trivellazioni petrolifere.
A cura di Giulio Martino e Lerka Minerka.
PRANZO A KM ZERO E A RIFIUTI ZERO.
Ognuno porta le stoviglie multiuso per pranzare
e la sporta per fare la spesa
10 euro: contributo per pranzo.
Le Giornate P’Artigianali iniziano domenica 31 maggio 2015, presso Mariapia Cutillo, a San Salvatore Telesino.
Artigiani creativi, contadini, barattatori e autori di laboratori, se interessati a partecipare, contattino il n. 331 1571 893: Aurelia Palmieri (artigiani) - Dolores Troisi (contadini), Mariapaola Bianchini (laboratori x bimbi), Nina Iadanza (laboratori x adulti), Bruna Del Mare (autoproduzioni e baratto).
www.artempori.it – sui social: distretto di ecovicinanza sannio – gas.arcobaleno@yahoo.it – 331 1571 893
Clicca qui x locandina in formato pdf.
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Manifesto di RESISTENZA P’ARTIGIANALE (bozza)
APPROCCIO ARTIGIANALE NELLA PRODUZIONE, VENDITA E FRUIZIONE dei beni e delle arti
La visione delle Giornate P’Artigianali
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1. PRINCIPI P’ARTIGIANALI
1.1. Contadini, artigiani e, in genere, i mestieri manuali e dell’economia reale sono i Partigiani del XXI secolo, epoca martoriata dalle professioni intellettuali e burocratiche che, da accessorie all’economia reale territoriale, sono diventate prevalenti e insostenibili a carico dell’economia reale, causando una crisi maggiormente a danno dei territori e dei cittadini;
1.2. Per uscire dalla crisi e agevolare una felicità diffusa, è necessario un nuovo paradigma restituendo dignità ai mestieri manuali e riconiugando intelletto e manualità in un unicum: qui tutti, nei limiti del possibile, eserciterebbero appaganti mestieri manuali, partecipando a un’economia reale, territoriale e condivisa, e prestando, in termini di volontariato, nel tempo libero, quelle attività intellettuali a servizio dell’economia reale;
1.3. Partigiano del XXI secolo è anche qualunque cittadino che, a prescindere dalla professione, agisca, negli stili di vita, nei consumi e nelle fruizioni, in modo artigianale, non seriale, resistendo alle multinazionali e all’omologazione dei consumi, attuali colonizzatori dei territori e dell’immaginario collettivo che stanno sottraendo redditi, coesione, identità e salubrità ai territori.
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2. SOGGETTI P’ARTIGIANALI
2.1. CONTADINI (agricoltura familiare o artigianale);
2.2. ARTIGIANI (produzione familiare e non seriale di beni)
2.3. NEGOZIANTI ARTIGIANALI (vendita familiare e non seriale di beni)
2.3.1. Sono portatori di un approccio artigianale, oltre ai contadini e agli artigiani, anche i PICCOLI NEGOZIANTI, non seriali (alternativi alla grande distribuzione e ai franchising): non tutto può essere prodotto localmente, ma almeno può essere venduto territorialmente, evitando vendite online e grande distribuzione;
2.4. CITTADINI ARTIGIANALI
2.4.1. Soprattutto sono portatori di approccio artigianale i CITTADINI, quando consumatori critici, non seriali, e quando fruitori responsabili delle arti;
2.4.2. A differenza degli altri movimenti, qui, i CITTADINI non sono considerati ultimi e passivi soggetti nella filiera dei consumi, ma il primo passo del cambiamento dal basso: tutti siamo, a prescindere dal lavoro, consumatori e fruitori; se siamo consumatori artigianali, fruitori artigianali delle arti, automaticamente portiamo il cambiamento nei nostri ambiti professionali, anche in quelli dirigenziali e intellettuali;
2.4.3. I CITTADINI possono essere coproduttori, coautori del mondo, anche in quanto portatori di COMPETENZE EXTRAPROFESSIONALI da cedere in baratto e in quanto AUTOPRODUTTORI di beni da barattare.
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3. APPROCCIO ARTIGIANALE NELLA PRODUZIONE, VENDITA E FRUIZIONE dei beni e delle arti
3.1. Si producono oggetti e cibi artigianali e resistenti alla crisi, se realizzati in modo familiare e per il territorio.
3.2. Si “PRODUCONO VENDITE ARTIGIANALI” e resistenti alla crisi, se svolte da negozianti indipendenti e territoriali.
3.3. Si “PRODUCONO ACQUISTI ARTIGIANALI” e resistenti alla crisi, se svolti in prima persona e territorialmente, in modo non seriale, non delegato.
3.4. Si “PRODUCONO ATTIVITA’ ARTISTICHE ARTIGIANALI” e resistenti alla crisi, se capaci di inclusione, non competitive.
3.5. Si è “AUTORI DI FRUIZIONI ARTIGIANALI” delle arti e resistenti alla crisi, se svolte in modo esperienziale e non delegato.