Nasce il N.I.N.A. – No Inclusione No Arte – CasaGalleriaFiera di Cautano. Luogo per il fruitore creativo.

Contesto esperienziale per un'arte inclusiva della competenza del cittadino e dell'economia fisica.

giardini-aperti-18-nina-iadanza-cautanoPresso uno spazio privato, la casa di un’insegnante e di un libraio indipendente, in una piccola località del Sannio beneventano, prende forma il “N.I.N.A. – No Inclusione No Arte – CasaGalleriaFiera”, un luogo del fruitore creativo, dove si abbatte la barriera tra attore e spettatore e tra arte ed economia fisica: un contesto esperienziale per un’arte inclusiva delle competenze del cittadino.

Il “N.I.N.A.” è visitabile in occasione della mostra “Sguardi” di Sofia Maglione del 27 settembre 2015 che coinvolge anche alcuni fruitori creativi. L’abitazione già nel settembre 2014 aveva iniziato l’attività di home gallery con l’evento “Giardini aperti” che ospitava il fotografo Errico Baldini, il musicista Maurizio Chiantone e l’ortista Mariapia Cutillo.
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“CasaGalleria” perché, in nome della relazione corta, nell’intento di affrancarsi dalle figure intermediarie tra artista e fruitore, come luogo per mostre, si utilizza uno spazio privato e quotidiano, un’abitazione in quanto competenza del cittadino da includere che può caratterizzare l’esposizione e la fruizione delle opere.
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“Galleria/Fiera” perché, tramite un’arte inclusiva dei fenomeni microeconomici, rappresentati nell’evento dalle competenze proposte dai fruitori creativi, il mondo artistico può dialogare con l’economia reale e con la crisi del modello di sviluppo occidentale: un’arte testimone dei rivolgimenti epocali in corso.

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“Cautano” perché dai territori, luoghi della ruralità e dell’esperienzialità, a differenza delle aree metropolitane, giungono segnali di un cambiamento che, anche tramite un’attitudine non delegata della fruizione artistica, concorre al consolidamento della cittadinanza economica e giuridica svolta in prima persona.
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giardini-aperti-26-nina-iadanza-cautano (1)Al N.I.N.A., infatti, accade che, insieme alla mostra dell’artista, in modo rappresentativo, anche alcuni fruitori condividano una propria competenza artistica o artigianale o che propongano un cibo, una bevanda per il buffet dell’evento.
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Pertanto, insieme alla performance artistica sono previsti micro laboratori e banchetti per esporre autoproduzioni, come cosmetici naturali, monili, ceramiche, foto artistiche… ma anche, marmellate e ortaggi.
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Un approccio che rende tutti coautori dell’evento e fruitori l’uno dell’altro, consentendo all’opera d’arte di rinascere a ogni fruizione nel suo essere inclusiva della competenza di chi osserva ma anche del mondo reale in crisi, infrangendo le convenzionali barriere che tendono a separare l’arte dalla vita di tutti i giorni.
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Il N.I.N.A. è una galleria informale, è la casa di Nina Iadanza e Alessio Masone e, in quanto tale, non ha orari di apertura: vi si accede per appuntamento o, più liberamente, durante l’apertura della mostra.
Via Saverio Zarrelli n 3/A, Cacciano – Cautano (Benevento) – Telef. 333 8712 027.

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Sguardi. Mostra di Sofia Maglione con fruitori creativi. 27 settembre, al N.I.N.A. (No Inclusione No Arte), Casa/Galleria/Fiera.

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