Le interviste surrealiste di Alessandro Paolo Lombardo: presso il N.I.N.A. No Inclusione No Arte

Effetti collaterali della mostra "Sguardi" di Sofia Maglione presso la CasaGalleriaFiera di Cautano. Luogo per il fruitore creativo.

NINA con Sofia Maglione38
[di Alessandro Paolo Lombardo] Il N.I.N.A. è una «serata di luna piena, rossa, straordinaria». A dirlo è Nina Iadanza stessa, interrogata con surrealtà. Nessuno dei presenti, invero, ha saputo la domanda prima di dare la risposta. «Che cos’è X, cos’è la cosa a cui sto pensando?»

Ai partecipanti all’intervista surrealista è stato richiesto di riconoscere le immagini che si sarebbero spontaneamente presentate alla coscienza al momento della non-domanda (e di parteciparle).

Il format già sperimentato con lo street artist biodpi e con l’artista Luigi Serafini – frutto della mia personale ambiguità professionale e della certezza che il giornalismo sia ad oggi la più grande fabbrica di sub-realtà dell’Italia – è stato utilizzato questa volta ai fini di un’analisi testuale automatica.

Il testo di partenza è la descrizione del nuovo spazio domestico dedicato all’arte a Cautano (BN), scomposta in tante parole e domande. Diciamolo senza remore: adoperato in maniera giusta, il metodo del quesito surrealista funziona sempre.
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Se domanda e risposta appaiono razionalmente coerenti, l’intervista stupisce per l’intesa sottile tra chi (non) ha chiesto e chi ha risposto. Se la risposta appare scollegata dalla domanda, si attiveranno quella serie di detonazioni poetiche, note agli artisti di Surrealismo e Metafisica, derivanti da un inedito intreccio di estraneità. Un intreccio «bello come l’incontro fortuito di una macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo per la dissezione». Dietro la poesia e il gioco, lo stesso “principio d’insubordinazione pura”.

Riportiamo sotto il risultato delle interviste surrealiste di domenica 27 settembre 2015.

IL TESTO DI PARTENZA

“Nasce il N.I.N.A. – No Inclusione No Arte – CasaGalleriaFiera di Cautano. Luogo per il fruitore creativo. Contesto esperienziale per un’arte inclusiva della competenza del cittadino e dell’economia fisica.”

LE INTERVISTE SURREALISTE

Che cos’è il N.I.N.A.?
Una serata di luna piena, rossa, straordinaria. Siamo fortunati ad averla (Nina Iadanza)
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Che cos’è l’inclusione?
L’attesa dell’artista (Lorenzo Canzanella)
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Che cos’è l’arte?
Una farfalla aggressiva con ali molto grandi (Tullia Bartolini)
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Che cos’è un No?
Ruggine su un letto d’ospedale (Sara Cancellieri)
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Che cos’è una casa?
Un’ernia che ti stende su un letto rosso (Vincenzo D’Argenio)
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Che cos’è una galleria?
Una puzza tremenda (Rossella Di Micco)
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Che cos’è una fiera?
Una mucca a strisce che sbadiglia (Umberto Ibello)
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Che cos’è Cautano?
Una curva di arcobaleno che si accende e si spegne (Tiziana Salvetti)
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Che cos’è un luogo?
Una sfera grande, arancione, malleabile… Un antistress (Pina Fontanella)
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Che cos’è un fruitore?
Una nostalgia. Il desiderio di vedere ripopolati borghi che stanno morendo (Carmen Lucarelli)
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Che cos’è un creativo?
Uno stato di natura, da prendere con le pinze (Last22)
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Che cos’è il contesto esperienziale?
Il glutine dell’arte, che omologa il mondo (Alessio Masone)
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Che cos’è un’arte inclusiva?
Scuolabus senza bambini. Ci soni le auto delle maestre e i vecchi, ma i vecchi non escono di casa per non spaventare i bambini che non ci sono. E’ il posto ideale, il posto che avrebbe voluto Erode (Peppe De Rienzo)
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Che cos’è una competenza?
Un’emozione triste per ricominciare da capo e gioire di nuovo (le sorelle Mariapaola e Giovanna Bianchini)
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Che cos’è un cittadino?
Una luna piena bellissima che sembra un’ostia (Brunella Severino)
Una cosa marrone fumante sotto il sole (Yuri Ibello)
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Che cos’è l’economia fisica?
Un mare con un’acqua limpida, tendente al verde (Roberto Cupellari)
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IL TESTO FINALE
Nasce la luna rossa, ruggine dell’attesa sul letto di una farfalla. Un’ernia, una puzza e una mucca in una curva di arcobaleno. Antistress per la nostalgia di uno stato di natura. Glutine dell’arte per uno scuolabus senza bambini, posto ideale per ricominciare daccapo. Da una cosa marrone fumante a un’acqua limpida tendente al verde.

L’evento in cui si sono svolte le interviste:
Si può diventare artisti della propria vita, imparando a non delegare? Esordisce il N.I.N.A. con Sofia Maglione

 

Una risposta a Le interviste surrealiste di Alessandro Paolo Lombardo: presso il N.I.N.A. No Inclusione No Arte

  1. Tullia 12 gennaio 2016 a 21:50

    Grande Alessandro!!

    Rispondi

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